LA CAMERA DI COMMERCIO DI RAGUSA RESTA ANCORA SENZA COMMISSARIO MARIO CHIAVOLA: “MA QUAL E’ LA RAGIONE DI QUESTO RITARDO? IL MONDO DELLE IMPRESE E’ AL COLLASSO MA NESSUNO NOMINA I VERTICI CAMCOM”

Mario Chiavola“C’è quasi una forma di autolesionismo in questo elogio del commissariamento che sta caratterizzando la storia recente della provincia di Ragusa. Ma se, per quanto riguarda gli enti locali territoriali, questo andazzo può essere parzialmente giustificato dalle beghe della politica, tali giochetti non sono assolutamente ammissibili circa la mancanza di governo della Camera di commercio che rappresenta il punto di riferimento delle attività produttive locali”. E’ quanto denuncia il presidente dell’associazione politico-culturale “Ragusa in Movimento”, Mario Chiavola, dirigente provinciale de “La Destra”, che sottolinea come dal 10 dicembre scorso l’ente camerale di piazza Libertà a Ragusa sia senza guida. “Tra poco saranno tre mesi solo per formalizzare la nomina del commissario – dichiara Chiavola – e ancora non si sa nulla d’ufficiale. Poi consideriamo che dal momento in cui l’ente camerale avrà la propria reggenza formale, passerà almeno un anno, se non di più, prima che possano essere ultimate le procedure per dotare di nuovo la Camera di commercio di organismi regolarmente eletti dal sistema produttivo. Non si capisce che si sta scherzando con il fuoco. La Camera di commercio, che in questa difficile fase per l’economia iblea dovrebbe rappresentare il punto di riferimento per le imprese, continua a rimanere senza un vertice. Non si comprende la ragione di questo attendismo, dopo che tra l’altro era stata individuata la figura del commissario, se non per motivi politici. La politica, però, non va a braccetto con l’economia, soprattutto non rispetta i tempi del mondo delle imprese. Chissà quante tra queste, nel frattempo (ovviamente speriamo di no), saranno costrette a chiudere i battenti. A Palermo, piuttosto che discutere sulle procedure da seguire, sulla necessità di congelare iter già avviati, dovrebbero accelerare le varie formule di attribuzione dei vertici, quantomeno quelle riguardanti realtà complesse e radicate sul territorio come la Camera di commercio. Chi continua a giocare a rimpiattino si assuma tutte le proprie responsabilità di un ritardo che potrebbe assestare un ulteriore colpo di grazia al mondo delle Pmi”.

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