La Cna di Ispica: “Basta coi litigi, Giunta e Consiglio comunale approvino i provvedimenti ritenuti indispensabili per il rilancio delle piccole e medie imprese cittadine”

Sala conferenze CnaL’attuale momento economico e l’incertezza politico-amministrativa in città hanno spinto il coordinamento territoriale degli artigiani e dei commercianti della Cna di Ispica ad avviare una riflessione profonda sulla urgente necessità di fare invertire all’Amministrazione comunale e alle forze politiche la tendenza alla litigiosità al fine di assumere decisioni ritenute prioritarie e fondamentali per tutte le imprese locali ormai al collasso. E’ questo il senso di un documento sottoscritto dal coordinamento cittadino ispicese che punta l’attenzione sui problemi determinati da un immobilismo ormai giudicato eccessivo. “Pensiamo sia doveroso – chiarisce la nota della Cna – un forte senso di responsabilità volto a deliberare in seno alla Giunta municipale o ad approvare in seno al Consiglio comunale provvedimenti indispensabili e non più rinviabili per dare fiato all’economia locale. Per tali ragioni la Cna convocherà una assemblea cittadina dei costruttori edili, degli impiantisti e dei serramentisti allo scopo di mettere in evidenza alcune priorità intanto su questi settori. Chiaramente anche tutti gli altri comparti stanno subendo danni che ci inducono ad una evidente preoccupazione. Se pensiamo ai commercianti, registriamo una forte contrazione delle vendite ed una continua vessazione fiscale e tributaria senza precedenti che hanno stretto in una morsa inestricabile il già debole tessuto commerciale ispicese”.
Il coordinamento cittadino della Cna di Ispica prosegue: “Nel gennaio del 2012, a seguito di numerose proteste in città, abbiamo stilato una piattaforma rivendicativa che abbiamo condiviso con l’Amministrazione comunale registrando la volontà di assumere impegni chiari. Purtroppo, dobbiamo constatare che, nonostante la collaborazione, non sono arrivate risposte forti ed incisive. Abbiamo chiesto e chiediamo con ancora maggiore intensità il pagamento delle spettanze verso i fornitori dell’ente per lavori già eseguiti, suggerendo di adottare anche formule alternative come la compensazione con i tributi locali e con gli oneri di urbanizzazione per importi computabili. Chiediamo ancora una volta di abbassare gli oneri di urbanizzazione divenuti troppo alti, incentivando il settore delle costruzioni per abitazioni e per locali artigianali. Su questo punto ci è stato sempre risposto che si trattava di misure temporanee nell’attesa dell’adozione della revisione del Piano regolatore generale, eterna incompiuta che, oltre a paralizzare le amministrazioni comunali, ha mummificato l’intera città svuotando di fatto il centro storico a favore di investimenti nelle aree di espansione. Chiediamo all’Amministrazione, così come già discusso, di affidare all’Ufficio tecnico comunale l’incarico per la redazione del progetto di completamento e ampliamento del cimitero comunale, mantenendo una gestione pubblica e consentendo ai cittadini di fare richiesta di lotti tramite apposito bando che garantirebbe subito liquidità alle casse comunali e lavoro alle imprese locali”.
Nella nota, inoltre, viene chiesto alle forze politiche e all’amministrazione comunale “di procedere sin da subito ad attivare le procedure per la lottizzazione pubblica di via Sulla, che da anni giace senza possibilità di creare investimenti a basso costo, facendo recuperare all’ente somme derivanti dalla vendita dei lotti e dagli oneri di costruzione che ne derivano. Queste misure garantirebbero, a nostro modesto parere, una inversione di tendenza per tutte le imprese e per i cittadini duramente colpiti dai tributi locali, vedi Imu e tassa sui rifiuti, e dal fisco più in generale. Rimanendo sempre disponibili a collaborare con tutte le forze sociali, politiche ed amministrative della città, la Cna si riserva di assumere iniziative e atteggiamenti differenti da quelli tenuti fino ad oggi qualora in tempi rapidissimi non dovessero arrivare risposte concrete. Noi non abbiamo mai spinto le imprese ad adottare forme dure di lotta o ad avviare procedimenti di recupero forzoso nei confronti dell’ente. Ci siamo sempre contraddistinti per concertazione e collaborazione, ritenendole elementi fondamentali per la risoluzione delle varie problematiche. Tuttavia, l’attuale momento di difficoltà economica spinge con più forza le imprese a pretendere quanto dovuto dalle pubbliche amministrazioni e da coloro che hanno il dovere e il potere di farlo in quanto legittimati dal popolo”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa