L’introspezione….. di Paolo Borrometi

IbrahimovicQualche sera fa mi è stato detto di “guardare in casa mia”. È quello che farò: “casa mia”, la casa di ogni cittadino, è la propria città. Modica è da sempre stata culla di ingenti saperi, di grandi personalità; è come se avesse un humus particolarmente florido. Oggi, però, “guardando” in casa mia, appunto la mia città, vedo un popolo, tanti concittadini che, tributando un successo dalle proporzioni impressionanti al “Movimento 5 Stelle” di Beppe Grillo, ha voglia di cambiamento.
Una voglia giusta, si badi bene.
Voglia di “spazzare” via tutto il lercio, il marcio, di estirpare le “piante” malate. Una voglia di cambiamento che deve farci pensare: il Sindaco uscente, Antonello Buscema, ha sicuramente lottato contro una situazione “strutturalmente deficitaria”, un debito di proporzioni enormi. Non entrando nel merito di un giudizio approfondito sulla Sua gestione, gli va concesso “almeno” l’onore delle armi. Dal primo giorno che si insediò ha provato a capovolgere una situazione sicuramente non “facile”. Laddove si riteneva necessario, ho sempre cercato di far notare come i dipendenti ed i lavoratori dovessero essere una priorità. Mi sono speso per loro, dandoli voce giornalistica, come penso che debba essere, garantendo il contraddittorio con chi amministra. Perché li ho sempre reputati come “l’ingranaggio” debole della macchina.

Cinque anni fa Buscema raccolse una pesante eredità, una Città che oggettivamente veniva considerata come la capitale del Sudest, si poneva come Atene nel Peloponneso: importante realtà culturale e turistica. Era il Bilancio il “male” di questa splendida realtà. Un male che affonda le radici nei lontani anni sessanta. Probabilmente non si doveva burocratizzare l’Ente con una mole così “esagerata” di personale. Oggi, anzi cinque anni fa, la situazione era questa.

Dopo cinque anni, il debito è ancora alto. Pur di non dichiarare il dissesto (sarebbe stato un disastro) il Consiglio Comunale ha redatto ed approvato il cosiddetto “Piano di Riequilibrio Pluriennale”: dieci anni di sacrifici “spalmati” per tutti i cittadini! “Sacrifici doverosi” – direbbe il Premier Mario Monti -. Sacrifici ingiustificati, dicono molti cittadini.

Insomma, sacrifici.

Quelli con cui, va ricordato, dovrà fare i conti il prossimo Primo Cittadino. Chiunque esso sia, dovrà incarnare la “freschezza” richiesta da quel 40% che ha votato “5 Stelle” alle ultime politiche, ma anche competenza amministrativa per confrontarsi con i problemi che si presenteranno. Tali problemi non saranno pochi, il “Piano di Riequilibrio” non è un atto statico, bensì dinamico. Il controllo della Corte dei Conti sarà costante ed andrà garantito un rispetto dei “patti”. Serviranno nuove iniezioni di liquidità, ad esempio dai Fondi Europei. Serviranno persone adamantine, mai sfiorate da sospetti. Non si scende a patti con la coscienza, gli Italiani ed i modicani, ritengo, debbano averlo capito. Per tale ragione sono molto preoccupato (e dal sentire comune, ritengo di non essere il solo) dagli ultimi “acquisti” di taluni Movimenti e Partiti, nell’ultimo periodo.

Non serve mettersi dentro tutti. Non serve scendere a patti con la moralità o il privato pudore, in cambio di qualche decina di voti in più (che poi, oggi, saranno davvero voti in più???).

C’è chi, oramai, è relegato ad un passato non più presente: abbiate il coraggio di consegnarli alla storia, sempre che ne avranno la possibilità di entrarci.

Saltimbanchi che hanno avuto il pubblico coraggio di emigrare da questo a quell’altro Partito, reputando la cosa di assoluta normalità.

Se è vero che “solo gli stupidi non cambiano idea”, mi domando: Chi la cambia così spesso, la propria idea, come dovrebbe essere definito?

Con questa domanda mi avvio a conclusione, invitando sempre a diffidare da chi cambia casacca così repentinamente, a meno ché non consideriamo Zlatan Ibrahimovic come un esempio di vita. Lui ha interessi economici che non condivido, ma che sono rispettabilissimi: davanti a tutto il vile dio denaro.

Ma chi fa politica, amministra la “cosa pubblica” ed interessi economici (o personali) non dovrebbe averne, che vantaggi ha dalla partecipazione a questo “mercato delle vacche”?

Ecco cosa penso, caro amico che mi hai detto di guardare in casa mia, nella casa che è anche Tua.

La nostra Modica.

Ed io sogno una Modica amministrata da un giovane, ma competente amministrativamente. Sogno una Modica che non sia più oggetto di scandali. Sogno una Modica dove le idee camminino sulle gambe degli uomini, quelli più saggi, quelli che non cambiano idea tante volte, quanti sono i giorni di un anno. Sogno una Modica dove i Partiti ed i Movimenti politici, non inseguano il consenso a tutti i costi, accettando chiunque al proprio interno. Sogno una Modica, come quella che sognava Emanuele Guerrieri nel dopo guerra: Quella era una Modica con la schiena dritta, che pensava ai Suoi cittadini, ai più deboli, ai meno fortunati ma si scommetteva con i migliori, sempre.

Oggi, questo mio sogno, potrà mai essere attuale?

Spero che, da qui al 27 maggio, potremo vedere una Modica così…ma Vi prego, diffidate dei “cambia casacca” di professione…

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