La Cna di Ispica convocato l’assemblea di costruttori, impiantisti e serramentisti per decidere gli interventi da adottare contro la crisi politico-amministrativa in città

Sala conferenze CnaLa Cna territoriale di Ispica ha convocato per sabato 9 marzo, alle 9, l’assemblea dei costruttori, degli impiantisti e dei serramentisti. L’appuntamento si terrà presso la sala adiacente la chiesa di Santa Maria Maggiore. Un incontro che prende le mosse dalla preoccupazione che l’associazione di categoria, attraverso il coordinamento territoriale degli artigiani e dei commercianti, aveva espresso nei giorni scorsi, circa l’attuale momento economico e l’incertezza politico-amministrativa che regnano in città. In particolare, l’assemblea si pronuncerà circa la possibilità di adottare interventi incisivi che permettano di avviare una riflessione profonda sulla urgente necessità di fare invertire all’Amministrazione comunale e alle forze politiche la tendenza alla litigiosità al fine di assumere decisioni ritenute prioritarie e fondamentali per tutte le imprese locali ormai al collasso. La Cna, nei giorni scorsi, aveva chiesto il pagamento delle spettanze verso i fornitori dell’ente per lavori già eseguiti, suggerendo di adottare anche formule alternative come la compensazione con i tributi locali e con gli oneri di urbanizzazione per importi computabili. Inoltre era stato chiesto, ancora una volta, di abbassare gli oneri di urbanizzazione divenuti troppo alti, incentivando il settore delle costruzioni per abitazioni e per locali artigianali. La Cna, inoltre, chiede all’Amministrazione comunale, così come già discusso, di affidare all’Ufficio tecnico comunale l’incarico per la redazione del progetto di completamento e ampliamento del cimitero cittadino, mantenendo una gestione pubblica e consentendo agli ispicesi di avanzare le richieste riguardanti i lotti tramite apposito bando che garantirebbe subito liquidità alle casse comunali e lavoro alle imprese locali. Infine, la Cna ha chiesto di attivare le procedure per la lottizzazione pubblica di via Sulla, che da anni giace senza possibilità di creare investimenti a basso costo, facendo recuperare all’ente somme derivanti dalla vendita dei lotti e dagli oneri di costruzione che ne derivano.

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