Vittoria: Evitato l’accorpamento della scuola media Matteotti: dichiarazioni dell’assessore Monello

E’ stato evitato, almeno per il momento, l’accorpamento della Scuola media statale “Giacomo. Matteotti” all’Istituto comprensivo “Giovanni Consolino” a Vittoria. Nel prendere atto del rinvio di un anno, concesso dall’Assessorato regionale alla Pubblica istruzione, per l’autonomia della scuola, sottodimensionata rispetto al numero minimo di alunni previsto dalla legge 6 del 2000, l’assessore alla Pubblica Istruzione, Paolo Monello, dichiara: “Prendiamo atto con soddisfazione di questa proroga e ringraziamo la deputazione regionale locale e quanti si sono impegnati a garantire questo risultato. Non si può tuttavia non rilevare come il metodo adottato dall’amministrazione regionale, per procedere al dimensionamento della rete scolastica, sia quanto di più antidemocratico possibile. Non si può procedere alla razionalizzazione della rete scolastica dall’alto, prescindendo dai territori e non coinvolgendo le amministrazioni locali, le scuole, le famiglie. Questo è un passo indietro rispetto a ciò che si fece nel 2000 quando, in base alla legge che è ancora in vigore, si coinvolsero i territori e si creò un tavolo tecnico a livello provinciale che vide la partecipazione di amministratori, sindacati, dirigenti ecc… Adesso, invece, non si è capito in base a quali criteri e a quali parametri scuole con un numero di alunni inferiore a quello della Matteotti fossero state lasciate in pace, mentre si era previsto un assurdo accorpamento, bello e fatto e calato dall’alto, della Matteotti con l’istituto comprensivo Consolino, distante due chilometri dalla Matteotti. Non mi sembra questo un modo normale di gestire la cosa pubblica e un organismo così delicato come quello della scuola. Nel merito, nessuna amministrazione regionale può decidere sulla testa delle realtà locali. E’ una questione di semplicissimo metodo democratico che, mi sembra, di questi tempi anche nell’amministrazione regionale sia fortemente carente. In ogni caso, prendiamo atto che la mobilitazione e il ruolo dei parlamentari per ora ha scongiurato un accorpamento assurdo”.