Sventata la chiusura dell’Ancione Spa. La decisione in Confindustria Ragusa Piero Noto della Filcem: “ Aspettiamo ora un piano industriale serio e credibile”

“Prendiamo atto dell’epilogo della vicenda che si risolve, dopo mesi di trattative, in modo positivo, commenta Piero Noto segretario generale della Filcem CGIL di Ragusa, ma l’Ancione Spa dove presentarci, a fondamento delle sue strategie future un piano industriale serio e credibile. E’ del tutto evidente che noi vigileremo sugli sviluppi degli eventi considerando la decisione di oggi solo una prima tappa che ci dovrà alla soluzione complessiva della questione” La decisione di continuare nell’attività produttiva dell’Ancione Spa sventando, almeno per il momento, il licenziamento delle maestranze è stata concretizzata, stamani, nella sede di Confindustria Ragusa alla presenza dei rappresentanti dell’azienda, Nicola e Fabio Ancione, del Presidente della Confindustria Ragusa, Enzo Taverniti, il responsabile delle relazioni sindacali dell’Associazione industriali Alessandro Fois, i segretari generali della Cgil, Cisl e Uil di Ragusa, Giovanni Avola, Giovanni Avola e Giorgio Bandiera, i rappresentanti delle Rsu Ancione e dei segretari del comparto Piero Noto della Filcem Cgil, Vito Polizzi della Femca Cisl e Rosario Larosa della Uilcem Uil. In buona sostanza per le 53 unità lavorative, per le quali nel novembre dello scorso anno si era decisa la messa in mobilità per la chiusura e la liquidazione dell’Azienda, si registrerà una mobilità per 17 unità di cui 15 subito e altre 2 entro il 30 dicembre del 2009. In attesa delle commesse e della ripresa quindi dell’attività le rimanenti risorse verranno poste incassa integrazione per otto mesi: sono stati fatti salvi dunque 36 posti di lavoro. Alla base della decisione dell’Ancione di riprendere l’attività è l’approvazione del decreto “anticrisi” – legge 185- potendo in questo modo continuare a produrre grazie al core business asfalto e bitumi.