Refezione scolastica a Modica. Cavallino risponde ad Abbate

Tato Cavallino“La ricerca del consenso ottenuto attraverso discutibili promesse è il malcostume, purtroppo, che caratterizza ogni campagna elettorale arrivando al punto anche di raccontare “favolette” pur di tirare acqua al proprio mulino”. L’assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Modica, Tato Cavallino, replica a Ignazio Abbate, candidato a sindaco, che nei giorni scorsi aveva parlato di 300 mila euro, recuperabili tramite l’abbattimento dei costi di smaltimento dei fanghi del depuratore attraverso l’installazione di macchinari finanziati dalla Comunità Europea, promettendo di destinarli, già dal prossimo anno scolastico, cioè fra sei mesi, alla refezione scolastica, servizi scuolabus, acquisto materiale didattico e per il riscaldamento.
“Belle intenzioni quelle di Abbate – dice Cavallino – peccato che sono solo parole; come dice un noto proverbio “tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare” e Abbate lo sa benissimo.
La prima pecca nelle sue comunicazioni sta nei 300 mila euro che ritengo siano risibili rispetto a quello che si annuncia di fare per i servizi sopracitati (si pensi semplicemente che il servizio scuolabus costa 1 milione di euro) senza considerare i tempi e modi per l’installazione di macchinari al depuratore finanziati dalla Comunità Europea; sappiamo, infatti, quali lungaggini ed iter burocratici occorrono per arrivare ad una cosa del genere e che non può mai essere concretizzata a giugno oltre al fatto che non si sa da quale fonte Abbate abbia appreso questa possibilità.
A prescindere da ciò andiamo con ordine:
Refezione scolastica: l’esperimento di far partecipare solo aziende modicane è stato già fatto più volte e non è per niente una formula nuova, ma viste le condizioni economiche dell’ente nessuna azienda ha ritenuto partecipare alle gare; questo però non ha precluso alle aziende che si sono aggiudicate l’appalto, anche se non sono modicane e comunque della provincia di Ragusa, di utilizzare prodotti locali e di alta qualità a garanzia della genuinità e sicurezza. Tutto ciò non c’entra nulla sul ritardo dell’inizio del servizio o sulla poca adesione dei genitori considerato che attualmente viene pagato un ticket che è tra i più bassi in assoluto e ritenuto dalle aziende di Modica troppo basso per cui, per loro, il gioco non vale candela.
Trasporto scuolabus. Come pensa Abbate di risolvere i problemi legati al servizio con l’ampliamento di linee nelle zone rurali anche per i bambini della scuola dell’infanzia se è già difficile coprire le 17 linee attive sul territorio considerato che alcuni pullmini sono inutilizzabili perché troppo usurati. In primo luogo, avendo disponibilità economiche, bisognerebbe rinnovare il parco mezzi, visto che la maggior parte dei pullmini sono datati e necessitano di continua manutenzione e solo grazie all’attenzione degli autisti, che operano da padri di famiglia, effettuando il trasporto in modo responsabile, considerate le condizioni in cui lavorano, è possibile garantire per quanto è possibile il servizio.
Per il trasporto dei bambini della scuola dell’infanzia la legge non consente il trasporto di bambini di scuola materna. Abbate ha forse intenzione di cambiare questa legge? Mi pare che si faccia troppa demagogia e su certi argomenti sarebbe opportuno documentarsi prima di fare proclami. I servizi offerti alle famiglie come refezione e trasporto scolastico, essendo servizi a domanda individuale sono regolamentati da una specifica legge ( Testo Unico Decr. Legisl 267/2000) secondo cui le famiglie sono chiamate ad una compartecipazione pari al 36% del 50% dei costi dei servizi da recuperare tramite un ticket che è quello che attualmente pagano le famiglie calcolato in base all’Isee, quindi un contributo che non è per tutti uguale perché calcolato in base alla fascia reddituale a salvaguardia delle famiglie più bisognose e nessun dirigente si può esimere dal non applicare una legge e tanto meno abbattere la quota di compartecipazione dei cittadini ai costi dei servizi anche nel caso in cui un ente comunale sia finanziariamente in buono stato.

Se Abbate vuole annunciare che ha il potere di cambiare pure questa legge buon per lui e per noi.

Riguardo al dimensionamento scolastico, considerati i tempi di intervento non può essere né il sindaco attuale né tanto meno il futuro primo cittadino a poter concretizzare quanto è nelle intenzioni di Abbate per giunta già dal mese di giugno. Purtroppo anche in questo caso non si sa di cosa si parla e comunque sull’argomento tutto quello che c’era da fare è stato fatto dal sottoscritto e dal Sindaco.

Doveroso da parte mia fare queste precisazioni perché proclamare è molto semplice e conveniente e da quello che è stato annunciato si ha l’impressione di essere neofiti della macchina amministrativa o che si ignorano completamente determinati passaggi essenziali sulle questioni messe in risalto.
Quello che vuole Abbate vorremmo metterlo in atto tutti ma determinate condizioni impongono di trovare soluzioni con i mezzi che si hanno a disposizione con la consapevolezza che i disservizi si registrano non per noncuranza o trascuratezza ma perché non si è nelle condizioni di garantire il massimo; di tutto ciò, da Assessore alla P.I, mi sono più volte scusato con le famiglie, le stesse famiglie che sanno come stanno le cose e con le quali ho avuto interlocuzioni e supporto per le difficoltà che si registrano nel garantire servizi efficienti e funzionanti. Non vorrei che le favolette di questi giorni abbiano un finale diverso da quello annunciato, sarebbe una bella delusione”.

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