NO AD UNA NUOVA VERTENZA FORCONI CHE HA GIA’ MESSO IN GINOCCHIO LA SICILIA SENZA PROPOSTE CHIARE E RISOLUTIVE. LA CONFESERCENTI RAGUSA CHIEDE ALLE AUTORITA’ DI NON RILASCIARE LE AUTORIZZAZIONI.

riccardo santamariaDi problemi nostri ne abbiamo già tanti e non possiamo permetterci, ancorché motivate da ragioni su cui possiamo anche trovarci in parte d’accordo, una nuova protesta dei Forconi almeno non nelle modalità con cui la vertenza è stata svolta la prima volta, quando la Sicilia fu messa in ginocchio e si crearono danni per svariati milioni di euro alle imprese ancora produttive”. E’ quanto affermano il presidente regionale di Sos Impresa, Riccardo Santamaria e il responsabile regionale Area Commercio Confesercenti, Massimo Giudice, alla luce della mobilitazione che si intende portare avanti ad oltranza da parte dei Forconi. Entrambi, a nome delle rispettive organizzazioni, manifestano la propria contrarietà. “Come al solito si cerca sempre di danneggiare l’economia dello sviluppo dell’ortofrutta in Sicilia, guarda caso sempre nel periodo di maggiore produzione. E’ infatti in questo periodo che le aziende del compatto dell’ortofrutta siciliana hanno un rientro economico”, commenta Giudice. E il presidente Santamaria aggiunge: “Come mai le manifestazioni fatte dai Forconi cadono sempre casualmente nel periodo di maggiore produzione causando danni non indifferenti alle imprese collegate alla filiera dell’ortofrutta siciliana? Ci rivolgiamo agli organi competenti, affinché non autorizzino in questo periodo di produzione manifestazioni come queste, che in questo periodo di crisi verrebbero maggiormente a penalizzare gli imprenditori, portandoli a compromettere le loro aziende”. Sos Impresa e Area Commercio Confesercenti ricordano l’articolo 4 della Costituzione Italiana che riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto, ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.

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