Progetto europeo sulla realizzazione del marchio d’area ‘Viaggio negli iblei’. Il Commissario alla Provincia Scarso: ‘Procedure improntate alla massima trasparenza’

giovanni scarsoIl commissario Straordinario alla Provincia Giovanni Scarso interviene sulle procedure per la realizzazione del progetto del marchio d’area ‘Viaggio negli iblei’. “Ho registrato alcuni interventi di cittadini della provincia sulla realizzazione del progetto europeo concernente la creazione del marchio d’area ‘Viaggio negli iblei’, finanziato con fondi europei dalla Regione Siciliana per un importo a base d’asta di 721 mila euro, e dopo i chiarimenti che mi sono stati forniti dal dirigente competente, ritengo che l’iter seguito non presenta vizi di legittimità. Al di là delle illazioni che provengono da alcuni determinati settori preme chiarire all’opinione pubblica che le linee guida del progetto sono state approvate dalla Regione Siciliana che ha ritenuto il progetto meritorio di finanziamento. Qui invece vi è il tentativo (maldestro e subdolo) di ingenerare sospetti sulla realizzazione dello stesso quando tutto l’iter è stato fatto coniugando trasparenza e col riscontro di legittimità degli atti della Corte dei Conti. Il bando è stato pubblicato sulla Gazzetta Europea per assicurare la massima diffusione e lo stesso schema di bando e il relativo capitolato hanno fatto parte della documentazione sottoposta al controllo della Regione Siciliana.
Leggo di cifre per realizzare le azioni del progetto che non voglio giudicare se sono esose o meno ma che sono state approvate dalla Regione ed hanno avuto il controllo della Corte dei Conti. Non mi scandalizzano i 15 mila euro di cancelleria per tre eventi per stampare inviti, manifesti, carpette e tutto il materiale informativo del progetto, il punto semmai è un altro: come verranno spese e come si procederà per individuare le ditte fornitrici. Ecco le procedure adottate sono della massima trasparenza stabilite dalla legge sugli appalti, così come l’individuazione delle figure componenti il coordinamento tecnico che verranno individuate con una selezione pubblica. Questa è stata una scelta della Provincia di Ragusa, a differenza di altri enti che invece l’hanno lasciato in capo al soggetto aggiudicatario.
Mi sorprendono pertanto queste fughe in avanti che mirano solo a creare discredito per l’istituzione pubblica oppure facendosi scudo sulla ‘spending review’ – che non c’azzecca nulla – si vuole bloccare sul nascere la realizzazione di un progetto che porterà benefici economici per la provincia di Ragusa ed accrescerà le potenzialità turistiche del territorio. Oppure le preoccupazioni che si fanno emergere artatamente sono orientate a far sì che si rinunci al finanziamento? Si vuole questo, forse?
E poi ci si scandalizza perché la Sicilia mostra la sua incapacità di spesa dei fondi europei!”

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