“Altro che subdolo e maldestro. Mi sembra che, in viale del Fante, è il capo dell’ente, nominato da un organo superiore e non eletto dai cittadini, che continua a volere fare finta di non capire. Non c’è peggiore sordo di chi non vuol sentire”. Così il presidente dell’associazione politico-culturale “Pensare Ibleo”, Enzo Pelligra, replica al commissario straordinario della Provincia regionale, Giovanni Scarso, a proposito del marchio d’area “Viaggio negli iblei”. “Siccome – prosegue Pelligra – le polemiche non mi appassionano, dico, fuori dai denti, ciò che penso. Nessuno ha mai messo in dubbio la regolarità delle procedure. Abbiamo solo evidenziato che su un bando di 720mila euro, quasi la metà, vale a dire trecentomila euro, sono orientati alla ricerca di quella che, con una parola da Prima Repubblica, definiremmo clientela. Se poi il capo dell’ente provinciale non si scandalizza per l’entità delle spese, permeandole di codici, cavilli e autorizzazioni burocratiche, non abbiamo che farci. Noi, invece, ci scandalizziamo, eccome. Andatelo a dire ad un padre di famiglia che, di questi tempi, non sa come fare per riuscire a sbarcare il lunario, se sia una cosa opportuna o meno impiegare quindicimila euro per comprare carpette e carpettine o altro materiale di cancelleria oppure spendere una pari somma per banchetti e bouffet. E’ una cosa fastidiosissima. Questo progetto può averlo approvato anche il Parlamento europeo, ma non è con gli sprechi che si valorizza il nostro territorio sul piano prettamente turistico. Peccato, mi sarei atteso da Scarso una maggiore disponibilità al dialogo e al confronto”.
RAGUSA, PELLIGRA A SCARSO SUL PROGETTO “VIAGGIO NEGLI IBLEI”.
- Marzo 12, 2013
- 12:28 pm
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