MODICA, COMANDANTE DI PESCHERECCIO E ARMATORI CONDANNATI PER VIOLAZIONE DELLE LEGGI SULLA NAVIGAZIONE

Il comandante di un Motopesca di Mazara del Vallo ed i due armatori sono stati condannati dal giudice monocratico del Tribunale di Modica a conclusione del processo istruito dopo la denuncia presentata dalla Capitaneria di Porto di Pozzallo. Imputati erano Dario Marrore, 31 anni, comandante il Motopesca “Maestrale MV 1222”, Filippo Margiotta, 72 anni, e Pietro Pipitone, 60 anni, tutti residenti a Mazara del Vallo e difesi dall’avvocato Pietro Scirè, i due armatori. Il primo era stato accusato, nella sua qualità, di avere navigato verso l’Isola di Creta in posizione Lat. 34° 11’00” Nord-Long. 022° 45’600” Est ad una distanza di costa più vicina non inferiore a 73 miglia nautiche con una nave in cattivo stato di navigabilità in quanto l’equipaggio e l’abilitazione dell’unità non erano idonei alla navigazione oltre le 40 miglia nautiche dalla costa più vicina, come si evince dal Certificato delle Annotazioni di Sicurezza, peraltro, scaduto sia alla data dell’accertamento che alla data della partenza dal porto trapanese. I due legali rappresentanti, dal canto loro, erano accusati, in concorso, degli stessi reati ma per il ruolo che rivestono. Erano stati denunciati a seguito dei controlli effettuati dagli uomini della Capitaneria di Porto di Pozzallo il 23 giugno del 2006 che avevano constatato l’infrazione al Codice della Navigazione. Il magistrato modica, Giovanna Scibilia, ha inflitto ai tre delle ammende. In primo luogo trecento euro a tutti mentre Margiotta e Pipitone sono stati condannati ad altri seicento euro di ammenda ciascuno. Parte offesa era, chiaramente, la Capitaneria di Porto

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