Passaggio a livello sulla Modica-Ragusa. Ieri altro episodio

passaggio a livelloNuovo episodio ieri mattina al passaggio a livello della Modica-Ragusa(la vecchia SS. 115). Intorno alle 8 diverse autovetture stavano attraversando la linea ferrata visto che le barre erano alzate quando hanno visto sopraggiungere la littorina. Qualcuno ha accelerato, altri sono riusciti a fermarsi. Secondo quanto raccontano gli interessati, le barre si sono abbassate subito dopo che era passato il treno. Il problema persiste e resterà tale fino a quando non saranno sostituiti i sensori. I tecnici devono arrivare da Gela o da Catania, e intanto il pericolo resta anche se è opportuno sottolineare che in caso di guasto del passaggio a livello il treno può ugualmente attraversarlo con particolari prescrizioni perchè il macchinista è informato. Certo un automobilista o un cittadino che vede avvicinare il treno con le barre alzate, giustamente si allarma perchè teme la tragedia. I guasti sono periodici e sono segnalati ad un centro operativo che provvede ad avvisare tutti i treni, simultaneamente al verificarsi del guasto i segnali a protezione del Passaggio a Livello assumono da entrambe le direzioni di marcia l’aspetto “rosso”. Tra le persone coinvolte ieri anche l’assessore comunale, Annamaria Sammito, che ha informato immediatamente il sindaco. Antonello Buscema già ieri ha inviato una lettera, alla dirigente territoriale di Trenitalia Sicilia, Giuseppina Bongiorno, e al Direttore Generale, con la quale ritiene sia “imprescindibile e immediato l’intervento da parte dei tecnici di Trenitalia, al fine di eliminare in tempi rapidi il pericolo a cui vanno incontro ogni giorno gli automobilisti. Lunedì sera era stato segnalato il grave pericolo, non unico, che è stato scongiurato grazie alla solerzia di un automobilista che accortosi che le sbarre erano alzate al passaggio del treno è riuscito a bloccare le autovetture in quel momento in transito. Ancora oggi si è verificato un altro episodio che ha creato molta paura e forte preoccupazione per quanti giornalmente percorrono quella strada”.

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