Santa Croce Camerina, nasce la nuova zona industriale. L’assemblea delle imprese Cna è servita per fare il punto sulle procedure da attuare per l’acquisizione delle aree

L'assemblea delle imprese a Santa CroceI locali della biblioteca comunale di Santa Croce Camerina hanno ospitato i titolari delle piccole e medie imprese associate a Cna per ottenere ragguagli sulla realizzazione della nuova zona industriale. L’appuntamento ha visto la presenza del sindaco Franca Iurato e del dirigente coordinatore dell’ufficio periferico dell’Irsap di Ragusa (ex Consorzio Asi), Franco Poidomani, accompagnato dal collaboratore di quest’ultimo Sergio Salonia. La Cna era rappresentata dal segretario provinciale Giovanni Brancati, che ha moderato i lavori, dal presidente territoriale, Giorgio Iurato, e dal responsabile organizzativo, Roberto Bordonaro. Nel corso dell’assemblea, dopo i saluti introduttivi del primo cittadino, Poidomani e Salonia hanno illustrato nei particolari com’è strutturata la zona industriale a Santa Croce oltre a chiarire quali gli adempimenti successivi che si renderanno necessari per fare in modo che le aree destinate alla costruzione dei capannoni possano essere utilizzate dalle imprese (procedure per l’acquisizione delle aree e quant’altro). A conclusione dell’assemblea, è stato stabilito che la Cna di Santa Croce Camerina farà pervenire a tutte le imprese presenti sul territorio, interessate alla realizzazione di un opificio nell’area in questione, un questionario che permetterà di concretizzare un censimento quantitativo delle esigenze, cioè capire nella maniera più specifica possibile se ogni impresa è interessata all’insediamento ed eventualmente quale la necessità per la costruzione di un capannone. Nel giro di non più di quindici-venti giorni, la Cna è intenzionata a raccogliere i suddetti questionari per avere chiara l’idea del fabbisogno esistente in termini di aree. Subito dopo sarà anche verificata la possibilità di arrivare alla creazione di un raggruppamento delle imprese in questione in modo tale che, essendo state espropriate dall’ex Asi le parti comuni (strade, aree a verde, etc.), l’acquisizione delle aree private nei confronti degli attuali proprietari possa avvenire anziché singolarmente in maniera unitaria. Già in programma successivi appuntamenti in cui le varie questioni emerse nel corso dell’assemblea saranno ulteriormente approfondite.
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