“Arrivo a questo incarico dopo aver lavorato per tanti anni a difendere i diritti degli ultimi in Italia come nel resto del mondo. Un servizio che metterò a disposizione di questa Camera che farò in modo diventa il luogo di rappresentanza dei diritti di chi ha più bisogno”. Parla di femminicidio nel suo discorso di insediamento e Laura Boldrini viene applaudita dai deputati: “Dovremo farci carico della violenza subita dalle donne travestita d’amore. Ed è un impegno che sin dal primo giorno affidiamo al Parlamento”.
Quindi la Boldrini ,neo presidente della Camera, parla dei diritti dei più deboli: “Ai tanti detenuti che oggi vivono in una condizione disumana e degradante come ha autorevolmente denunciato la corte europea dei diritti umani di Strasburgo. Dovremo dar sollievo a chi rischia di perdere l’ultimo sollievo della cassa integrazione. Ai cosiddetti e sodati che nessuno di noi ha dimenticato. Ai tanti imprenditori che costituiscono una risorse essenziale per l’economia italiana e che oggi sono schiacciati dal peso della crisi, alle vittime del terremoto e a chi subisce ogni giorni gli effetti della scarsa cura del territorio. Dovremo impegnarci per restituire fiducia a quei pensionati che hanno lavorato tutta la vita e che oggi non riescono ad andare avanti. Dovremo imparare a capire il mondo con lo sguardo aperto di chi arriva da lontano. Con la ricchezza interiore e inesplorata di un disabile. In Parlamento sono stati scritti questi diritti ma sono stati costruiti fuori da qui liberando l’Italia e gli italiani dal fascismo”.
E poi parla di mafia la presidente della Camera ricordando la manifestazione che oggi a Firenze, Libera di Don Ciotti sta animando per ricordare le vittime della mafia: “Al loro sacrificio dobbiamo molto e molto dobbiamo al sacrificio di Aldo Moro e della sua scorta (nel giorno dell’anniversario del rapimento dello statista Dc)”.
Notiamo una presidente della Camera che parla di diritti dei deboli, di donne, di femminicidio, di legalità, tutti elementi condivisi sia dagli uomini e dalle donne di un nuovo modo di intendere la politica. Ci colpisce che la Presidente usa la lingua italiana comprensibile e diretta, senza politichese, accentuando il fatto di essere non di parte, ma Presidente di tutti.
Siamo soddisfatti della scelta messa in atto, e saremmo ancora più soddisfatti se riuscissimo ad avere un governo, che salvi l’Italia dal disastro. Saremmo più contenti se, al di là della fiducia al governo, si riuscissero ad affrontare i punti essenziali, necessari per poter affrontare le emergenze. L’Europa sta con gli occhi puntati sulla politica italiana, e la Grecia non è lontana!