Pozzallo, conclusione delle indagini per i fratelli Emanuele e Saverio Distefano

tribunale aulaConcluse le indagini dalla Procura della Repubblica di Modica nei confronti dei fratelli pozzallesi Emanuele e Saverio Distefano, rispettivamente di 32 e 33 anni, arrestati dai carabinieri nei primi giorni dell’anno per spaccio di sostanza stupefacente. I due sono difesi dall’avvocato Salvatore Rustico. Davanti al Gip si erano avvalsi della facoltà di non rispondere, per cui il magistrato li aveva lasciati entrambi agli arresti domiciliari. Anche il Tribunale del Riesame di Catania si era espresso per la conferma del provvedimento afflittivo in casa. Secondo l’accusa, i due fratelli rivendevano a terzi le confezioni di metadone che Emanuele Distefano avrebbe ricevuto abitualmente dal Sert di Modica presso il quale era in cura per venire fuori dalla tossicodipendenza. Secondo i carabinieri l’attività di spaccio sarebbe stata attuata sia a casa che per strada. Emanuele Distefano era stato già arrestato in aprile sempre per lo stesso motivo: stava cedendo due flaconi di metadone a una giovane pozzallese. Successivamente, però, tornò in libertà e, quindi, secondo gli inquirenti, avrebbe ripreso l’illecita attività coinvolgendo il fratello di appena un anno più grande. Su entrambi c’erano gli occhi puntati dei carabinieri, in particolare della Stazione di Pozzallo, che li avevano arrestati nella flagranza del reato e portati ai domiciliari. Se non riusciranno a fornire elementi convincenti al pubblico ministero, questi nelle prossime settimane chiederà il rinvio a giudizio.

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