Il Movimento politico “Insieme per cambiare”, che intende scendere in campo alle prossime elezioni amministrative di Modica, ha raccolto l’invito a rispondere alle nostre domande. Ecco le risposte che Pietro Ferrara,. Pino Campione , rispettivamente presidente e vicepresidente del movimento, nonché il segretario Franco Migliore e il consigliere Antonio Giuga, hanno fatto pervenire alla nostra redazione.
Prima domanda: Con un debito nelle casse comunali di Modica di circa 39 milioni di euro, come pensate di governare la città? Partendo dal presupposto che non è in alcun modo possibile fare altri debiti, e che si può solo gestire , se approvato dalla Corte dei Conti, il Piano di riequilibrio approvato dal Consiglio comunale uscente, come pensate di far crescere la città?
Movimento “Insieme per cambiare”.
“Certo il debito accumulato è enorme, e non si possono fare altre spese, in primis, perciò, ridurre le spese, come consulenze esterne rivalutando quelle risorse umane male utilizzate, promuovendo iniziative “low cost” per il comune.”
Seconda domanda: Esistono degli sprechi di denaro pubblico che pensate di eliminare dal bilancio? Secondo voi, su quali voci occorrerebbe risparmiare e fare tagli?
Movimento “Insieme per cambiare”. “Gentilissimo direttore Pisana, potremmo tagliare o promettere di farlo, la qualunque, ma prima di etichettare un punto, come spreco, vorremmo prima verificare la cosa nella sua globalità, perché , tagliare una apparente spesa, potrebbe poi risultare un taglio alla qualità dei servizi offerti alla cittadinanza, come quelli che ci hai citato.(ndr. personale, sicurezza pubblica, polizia locale e polizia amministrativa; giustizia e uffici giudiziari; istruzione: scuola elementare, istruzione secondaria, scuola materna, assistenza scolastica; – cultura e attività culturali; – sport e tempo libero: stadio comunale, società sportive manifestazioni sportive e ricreative; -turismo: servizi turistici, operatori del settore, promozione della città sui media nazionali; – viabilità e illuminazione pubblica; – ambiente).
Appena verificheremo gli atti e i documenti comprovanti la drammatica situazione che viviamo, potremo valutare con attenzione quali sono gli sprechi e quali sono le spese necessarie.”
Terza domanda: Ritenete possibile ristabilire un “patto di collaborazione” tra amministratori e dipendenti pubblici comunali finalizzato a rendere l’ente comunale più agile, più efficiente, più trasparante e proiettato nell’intercettazione di fondi strutturali europei?
Movimento “Insieme per cambiare”. “Naturalmente mettere i paletti non giova a nessuno. Dobbiamo tutti rimboccarci le maniche se vogliamo risollevare l’economia comunale, cercando qualunque risorsa che possa servire per lo scopo. I fondi Europei , ricercando all’interno del comune, persone capaci a postare avanti progetti dei bandi europei, sono senza alcun dubbio la strada percorrere”.
Quarta domanda: Pensate sia possibile, e in che modo, riaprire la città ad investimenti esterni nel territorio per rilanciare la vocazione turistico-culturale di Modica, facilitando l’introduzione di nuove forme di finanziamento per migliorare l’accesso al credito e promuovendo misure che facilitino la crescita dimensionale delle piccole e medie imprese impegnate in mondi vitali come l’edilizia, l’agricoltura, l’artigianato e il commercio?
Movimento “Insieme per cambiare”. “Riteniamo che i problemi vadano affrontati uno per volta; prima di pensare ad investire approviamo un piano regolatore, che possa fare da traino al rilancio dell’economia, fornendo lavoro a ditte come: movimento terra, carpentieri edili, muratori, elettricisti, idraulici, artigiani di tutti i settori ; poi cercheremo con le nostre risorse, parliamo di mare e vento,capaci di attirare molti turisti amanti di surf, wind surf e tutte le nuove discipline acquatiche, facendo si che anche quelle abitazioni rimaste chiuse ultimamente, possano trovare nuovi affittatari; tradizioni, paesaggio. Tutto questo,tramite la creazione di cooperative e o associazioni, cercando di non svendere i nostri patrimoni, capolavori che vanno tramandati alle generazioni future.”
Quinta domanda: Ritenete di essere capaci di puntare su uomini e donne “trasversali”, che siano cioè ritenuti per competenza, onestà intellettuale e correttezza morale in grado di “praticare”, non di predicare”, la buona amministrazione con autorevolezza e decisione, oppure, come sempre, diventerete(questo vale per i candidati a sindaco) ostaggio delle liste, dei gruppi e movimenti politici che vi sosterranno e a cui non potrete non dare conto per il sostegno ricevuto?
Movimento “Insieme per cambiare”. “Tutti coloro che sposano la nostra causa hanno quei requisiti che ha nominato, come massimo comune denominatore. Fra di noi ci sono uomini e donne di sani principi che scalpitano all’idea di mettersi a disposizione dei cittadini modicani, perché per noi tutto ciò è un dovere civile, come servire la propria patria. In una parola siamo il movimento del Fare, non del Parlare.( I ciacciri sunu ciacciri , ma a putiara voli i sordi).”
Sesta domanda: Le voci più rilevanti del bilancio del comune di Modica sono quelle relative al personale e alle prestazioni dei servizi. Solo su queste due voci si va a cifre che vanno dai 18 milioni di euro per il personale dipendente e agli oltre 15 milioni di euro per prestazioni di servizi. Come intendere far fronte a queste cifre? Aumenterete le entrate tributarie: Imu, tassa per i raccolti dei rifiuti, addizionale Irpef, etc? Aumenterete le entrate extratributarie, cioè proventi acquedotto, proventi servizi comunali, diritti certificazioni, zone blu, canone pubblicità affissioni, sanzioni amministrative circolazione stradale, fitti, etc..?
Movimento “Insieme per cambiare”. “Nessun aumento di tasse, bensì una rigorosa applicazione del “Piano di Riequilibrio Pluriennale” . Per rigorosa, intendiamo attenta, ma sempre dinamica, pertanto, a secondo delle entrate rimoduleremo le uscite necessarie, ma son certo che, ben presto, potremo eliminare gli aumenti inseriti nel “Piano”. Proprio rispetto a questa risposta, ci fece molto piacere leggere quanto dichiarato da uno dei candidati a sindaco, Mommo Carpentieri, che affermò: ‘Questo è un impegno che prendo fin da subito, anche a costo di dover ridurre per meno della metà le indennità di carica’. Seguendo l’esempio di un grande del passato, nostro conterraneo Giorgio La Pira, che , quando fu primo cittadino di Firenze, donava interamente la sua indennità di carica, ai bisognosi.”
Ringrazio il Movimento “Insieme per cambiare”, e mi auguro che anche gli gruppi invitati, tra cui il MS5, il gruppo “Modica in movimenti” e i candidati a sindaco che si sono affacciati sulla scena, possano mettere a disposizioni dei cittadini le loro idee.