“30 anni di storia iblea nelle foto di Giovanni Selvaggio”. Mostra fotografica organizzata dal Cral della Banca Agricola Popolare di Ragusa in collaborazione con la Provincia Regionale ed il Comune di Ragusa.

La mostra verrà inaugurata alle ore 18 di sabato 14 febbraio 2009 nel salone di rappresentanza del Palazzo La Rocca in via Capitano Bocchieri ad Ibla, e rimarrà aperta fino a sabato 21 febbraio (dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 19). L‘iniziativa raccoglie centoventi foto scattate in circa trenta anni da Giovanni Selvaggio, dipendente della Provincia Regionale e scrittore, giornalista, fotografo ragusano. Fu collaboratore del quotidiano La Sicilia e di Ragusa Sera, componente la redazione della rivista della Provincia, collaboratore de “Il Focolare”, la rivista della Parrocchia Sacra Famiglia, e firmò una lunga serie di pubblicazioni, tra le più importanti si ricordano “Alla ricerca della Storia di Ragusa” del 1958, “Il culto della Sacra Famiglia nella città di Ragusa” del 1967, “Il colera del 1837 a Ragusa” del 1973, “La Festa del Battista a Ragusa” del 1977, “Parabbula significa….. altre parità e storie morali del nostro popolo” del 1987, “Il Carmelo ragusano nella storia e nella tradizione” del 1990, “Cunti e leggende di casa nostra” del 1991, “Cara vecchia Ragusa” del 1995, “La Chiesa di San Michele e il culto della Vergine di Lourdes a Ragusa”, senza data. La mostra è stata suddivisa in sezioni, dove sono raccolte “Persone” (più o meno famose con larga rappresentanza dei politici soprattutto degli anni ’70), “Luoghi” (paesaggi, chiese, scavi archeologici, palazzi e scuole in costruzione, lapidi e fiurede) e poi una selezione delle foto che Giovanni Selvaggio scattò nel gennaio 1968 nel Belice, all’indomani del terremoto, quale componente della spedizione di ragusani che portarono immediato aiuto ai cugini trapanesi. Giovanni Selvaggio morirà, nella sua amatissima Ragusa, il 30 dicembre 1995. Al Palazzo La Rocca ad Ibla si potranno vedere delle belle foto dal punto di vista estetico ma soprattutto una vera e propria testimonianza lunga trenta anni con immagini di una città ed una campagna che in parte non esistono più.