Nel 2004 era stato arrestato e condannato per l’omicidio di un connazionale a Santa Croce Camerina. Aveva scontato sette dei dieci anni che gli erano stati inflitti e poi, su provvedimento del giudice di Sorveglianza di Siracusa era stato rimpatriato perché ritenuto soggetto socialmente pericoloso e indesiderato in Italia. Sina Baftiar, albanese di 31 anni, pluripregiudicato anche per furti e reati di droga, lo scorso quattro dicembre era stato imbarcato per la sua patria. Nei giorni scorsi i carabinieri lo hanno arrestato. Ieri la nuova condanna e il nuovo carcere. L’arresto era stato convalidato dal giudice unico del Tribunale di Modica, Maria Rabini, che aveva accolto la richiesta del pubblico ministero, Diana Iemmolo, di custodia cautelare in carcere. Ieri, il suo difensore, l’avvocato Giorgio Assenza, ha chiesto al giudice onorario, Corrado Celestre, il patteggiamento della pena, ottenendo il consenso del piemme. Sina Baftiar è stato condannato a un anno di reclusione, senza la sospensione. Resta, dunque, in carcere. Era stato individuato dai carabinieri di Donnalucata a Playa Grande. Controllato, non appena i militari avevano avviato i controlli sui terminali, si era dato alla fuga. Dalle successive ricerche era stato poi trovato e arrestato. L’originaria condanna per omicidio gli era stata inflitta dal Tribunale di Ragusa il 30 dicembre 2004.
Espulso perchè socialmente pericoloso dopo 7 anni di carcere, torna in Italia. Scicli, arrestato e condannato
- Marzo 30, 2013
- 9:08 am
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