L’introspezione di Paolo Borrometi. Amministrative a Modica “balletto” di polemiche

paolo borrometiChe il Partito Democratico non abbia una linea univoca, lo si sa bene. Che gli innovatori (leggasi Renzi), siano stati messi “all’indice”, lo si è intuito. Che i “democratici” siano masochisti, lo si è visto con i fatti (basta vedere la campagna elettorale da Presidente del Consiglio di Bersani, poi terminata nel modo che tutti sappiamo!). Oggi, però, apprendiamo che il Partito Democratico Ibleo mette in atto i “due pesi e due misure”, a distanza di appena 20 km. Venti chilometri, si. Ovvero quanto approssimativamente dista Modica da Ragusa. È appena di giovedì la “vittoria” proclamata da Peppe Calabrese che è riuscito, grazie al volere del tavolo regionale di Pd, UdC, Megafono e Territorio, ad inchiodare il “plenipotenziario” ragusano Nello Dipasquale ed a costringere il suo candidato a primo cittadino, Giovanni Cosentini, a partecipare alle primarie per la scelta dell’unico candidato. A parte che vorrei capire quanto gli sia convenuto e come, invece, lo stesso Calabrese potrebbe capire ed accettare di fare un passo indietro, magari in favore del bravo Mario D’Asta (responsabile provinciale di quell’aria Renzi, che ha molto ben figurato alle primarie). Ma tornando sul tema dei “due pesi e due misure del Pd”, vediamo come a Ragusa i democratici cantino vittoria per le primarie e, invece nella vicina Modica, gridino quasi allo scandalo. Oggi infatti nella città della Contea, il segretario provinciale della Cgil ed iscritto al Pd modicano (come lui stesso si firma nella nota diffusa mezzo stampa) Giovanni Avola, si è affrettato a prendere una posizione molto netta. “La decisione assunta a Palermo da PD, UDC, Megafono e Territorio per rafforzare e dare slancio al centrosinistra, si muove nella direzione di consolidarlo attraverso le primarie nelle imminenti elezioni amministrative. Tuttavia esse non sono realizzabili in tutti i vari comuni in cui si andrà a votare. Non è pensabile, ad esempio – dichiara Avola -, che chi era intruppato sino a qualche mese fa nel centro destra o chi ha cambiato pelle e casacca di settimana in settimana ed inoltre, è già da mesi in campagna elettorale per la carica di Sindaco, possa, ora, essere candidato alle primarie del centrosinistra. Il centrosinistra non è un autobus dove si può salire a proprio piacimento all’ultima fermata. Quel mezzo da sempre ignorato come strumento di trasporto ma di colpo diventato un jet”. Leggendo ciò mi è sorto il dubbio che Giovanni Avola avesse paura che questa coalizione potesse essere davvero vincente, quindi, per quello spirito “masochista” prettamente di sinistra, avesse scritto di getto ciò. Poi, ho pensato che lo stesso Avola, più volte accostato come “papabile” candidato a Modica, tentasse il “colpaccio” della sintesi sul suo nome. Non mi convincevo, allora ho cercato di far l’analisi a quelle parole: probabilmente riferite ad Ignazio Abbate (oggi candidato con l’UdC) che “ha cambiato pelle e casacca di settimana in settimana” (per dirla con le parole di Avola) ed oggi, appunto, con lo “scudo crociato”; oppure a Mommo Carpentieri che alle ultime regionali ha quasi doppiato in termini di voti il candidato (ottima persona, donna competente e molto preparata) dei democratici Anna Maria Sammito. Ma i conti non mi tornavano, perché, ritornando con lo sguardo nel comune capoluogo, dove ripeto i democratici hanno fortissimamente voluto che il candidato dell’on. Dipasquale partecipasse, ho verificato la cultura marxista di Giovanni Cosentini: mi sono informato, ho cercato, mi aspettavo che qualcuno lo chiamasse “compagno Cosentini”, che si fosse candidato qualche volta con partiti di sinistra, che quantomeno Giovanni Avola lo considerasse uomo tendente a sinistra. Niente, purtroppo niente di tutto ciò! Cosentini è da sempre stato un moderato, un centrista. Quindi, che si facciano queste primarie e che, magari, le faccia anche il centrodestra o il “Movimento 5 Stelle”. Bisogna aprirsi alla città ed al confronto, tornare a fare politica in mezzo al popolo, nelle strade. Ritengo che per le amministrative si debba scegliere uomini capaci, al di là dei partiti o di sterili coalizioni che, oggi, sono superate nei fatti. Bisogna spiegare e rendere più chiare e meno in “politichese” le trattative che si stanno svolgendo a Modica, nelle segrete stanze, per la scelta di quello che dovrà essere il sindaco di tutti. Dovrà avere tenacia ed umiltà, abnegazione e spirito di sacrificio, voglia di lavorare ventiquattro ore al giorno e spirito di inventiva, per trovare nuovi fondi alla nostra martoriata città. Che sia di sinistra, centro, destra, a 5 stelle, civico o altro, importa la proposta e la voglia di fare. Quindi, penso che tutti gli “uomini di buona volontà” debbano mettersi al servizio della città o quantomeno, se proprio non vorranno farlo, non ostacolare la costruzione del domani, con steccati ad oggi superati, obsoleti ed appartenenti alla vecchia politica. Si, proprio quella vecchia politica che tanti ricorderanno, quando le amministrazioni comunali duravano poche, pochissime settimane ed i sindaci, le maggioranze venivano decise (come oggi viene deciso il Parlamento), da quattro o cinque persone.

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