RAGUSA, LICITRA: “RIPIANARE LE PASSIVITA’ AGRARIE E RIPRISTINARE I QUANTITATIVI RIGUARDANTI IL GASOLIO AGRICOLO”

enzo licitra e allevatori“Il comparto zootecnico, sul nostro territorio comunale, sta vivendo una crisi senza precedenti. Per questo motivo chiediamo il ripianamento delle passività agricole, rappresentando le stesse un momento strategico nel tentativo di salvare ancora qualche azienda tra quelle che stanno resistendo, e il recupero dei quantitativi del gasolio agricolo che, invece, risultano essere pressoché dimezzati da qualche mese a questa parte”. E’ il senso del grido d’allarme lanciato dal capogruppo di “Ragusa Grande di Nuovo”, Enzo Licitra, che, per venire a capo delle intricate questioni, ha avanzato due richieste d’incontro: rispettivamente alla deputazione regionale dell’area iblea e al capo dell’Ispettorato agrario di Ragusa, Giorgio Carpenzano. “Quest’ultimo – afferma Licitra – ci potrà chiarire le ragioni per cui, a fronte della croniche vicende riguardanti il prezzo del latte e dei riavviati furti di bovini, è stato deciso di dimezzare il quantitativo di gasolio agricolo a disposizione degli allevatori e, più in generale, degli operatori del comparto, andando ad aggravare un quadro complessivo già di per sé parecchio compromesso Riteniamo che il capo dell’Ipa possa perorare la causa degli allevatori dell’area iblea e cercare di aumentare i quantitativi che, stando così le cose, si sono ridotti drasticamente finendo per divenire un altro drammatico problema da affrontare per gli agricoltori della nostra zona già alle prese con mille questioni. La situazione è davvero grave e non è certo procedendo in questo modo che riusciremo a salvare le nostre aziende dalla chiusura certa. La deputazione regionale della nostra provincia, invece, ci potrà aiutare a trovare la classica quadratura del cerchio sulla difficile problematica riguardante il ripianamento delle passività agrarie che, se risolta, almeno parzialmente, potrebbe influire in maniera decisiva nel tentativo, anche in questo caso, di evitare il tracollo di alcune realtà imprenditoriali da tempo in grandissimo affanno. Gli allevatori hanno bisogno di aiuto. E soprattutto è indispensabile che sia la politica regionale a fornire queste risposte cruciali”.

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