Ciclismo. Il ragusano Caruso vince solitario la Settimana Internazionale “Coppi-Bartali”

imageAnche la Cannondale lascia il suo segno alla Settimana Internazionale di Coppi e Bartali: il ragusano Damiano Caruso ha infatti vinto in solitaria, al termine di una lunga fuga di gruppetto e grazie ad un attacco in salita nel finale, l’ultima tappa della gara organizzata dal Gs Emilia di patron Adriano Amici, che visto Diego Ulissi (Lampre-Merida) imporsi nella classifica generale finale davanti al compagno Damiano Cunego e al colombiano Miguel Angel Rubiano Chavez (Androni-Venezuela). L’ultima tappa, da Monticelli Terme (Parma) a Fiorano Modenese, è stata accorciata di una ventina di chilometri (due i passaggi sul circuito finale anziché quattro) a causa del maltempo, che ha imperversato con pioggia e freddo per tutto il corso della giornata. Nonostante questo, la frazione è stata animata da una fuga di dieci uomini partita proprio dopo una decina di chilometri, nel circuito iniziale sviluppatosi nel Parmense: Caruso (Cannondale), Ponzi (Astana), Chernetski (Katusha), Coledan (Bardiani-Csf), Rosa (Androni-Venezuela), C. Quintero (Colombia), Mazzi (Utensilnord), Pavlin (Adria Mobil), Shilov e Shpilevsky (Lokosphinx) hanno toccato un vantaggio massimo di 4’40”, assestandolo poi attorno ai 3’. Il gruppo ha lasciato spazio e i fuggitivi ne hanno approfittato. Soprattutto Caruso e Mazzi, scattati lungo la prima delle due ascese a Montecchio, nel circuito finale. Mazzi ha fatto definitivamente sua la maglia verde Sidi di miglior scalatore che indossava fin dalla prima tappa, mentre Caruso, ben determinato a vincere la frazione odierna, ha staccato il compagno di fuga negli ultimi metri della seconda ascesa, percorrendo in solitaria la discesa e arrivando al traguardo con 13” di vantaggio su Mazzi. Terza piazza per Boris Shpilevsky, che invano aveva tentato di riagganciare i due. Dal momento che ai fini della classifica generale il tempo di gara è stato neutralizzato dopo l’ingresso dei corridori nel circuito conclusivo, il gruppo ha rinunciato a qualsiasi tipo di schermaglia, così la classifica generale non ha mutato fisionomia.
La maglia bianca della classifica a punti è andata sulle spalle di Damiano Cunego (Lampre Merida), la maglia arancione di miglior giovane a Francesco Manuel Bongiorno (Bardiani-Csf).

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