Ragusa. Catturato l’accoltellatore della rissa di questa notte avvenuta fuori da un bar accanto al tribunale.

sanna giuseppe I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia CRagusa, unitamente a quelli della Stazione di Ibla hanno arrestato pochi minuti fa in via Roma a Ragusa, al termine d’incessanti ricerche, un ragusano responsabile dell’accoltellamento avvenuto questa notte di fronte a un bar nella centralissima via Maiorana, nei pressi del Palazzo di Giustizia.
Poco dopo l’una di notte la sala operativa della polizia ha richiesto l’ausilio delle pattuglie dell’Arma poiché fuori da un bar s’era verificata una rissa in cui s’erano fronteggiati un gruppetto d’italiani contro un altro di nordafricani. Sembrerebbe che uno dei nordafricani, quello che poi ha avuto la peggio abbia detto qualcosa agli italiani che si sono avventati contro di lui. Gli altri stranieri ovviamente sono intervenuti a difesa dell’amico e ne è nato un violento tafferuglio a calci e pugni. I due agenti per separare i contendenti avevano addirittura dovuto esplodere due colpi di pistola in aria. Nel frattempo è volata una coltellata, o forse una bottigliata che ha squarciato il volto dell’algerino.
Mentre i poliziotti portavano l’algerino al pronto soccorso, è giunta sul posto l’autoradio dell’Arma i cui militari sono riusciti a bloccare uno straniero tutto imbrattato di sangue, amico del ferito, e, bloccatolo e caricatolo nell’auto militare, l’hanno accompagnato al pronto soccorso ove si sono raccordati con i colleghi della P.S.. Non avendo lesioni l’hanno portato in Questura e lasciato nella disponibilità dei poliziotti.
A questo punto, avendo le due forze di polizia compreso chi erano i rissanti italiani, hanno avviato una incessante caccia all’uomo. I militri dell’aliquota radiomobile, coadiuvati da quelli delle stazioni di Ragusa principale e di Ibla sono andati a cercarli prima a casa, dove per ovvi motivi i tre non si sono fatti trovare, quindi in giro per la città nella speranza di rintracciarli prima che passasse la flagranza.
Nel corso delle ricerche, verso le nove del mattino, una pattuglia è dovuta ritornare al bar sito nella piazzetta della rissa poiché s’era presentato il fratello dell’accoltellato con uno della comitiva della notte antecedente. Non si sa se i due fossero alla ricerca del ferito o a chiedere conto e ragione ai gestori del bar, sembra che fossero lì per capire chi era l’accoltellatore. I militari li anno fermati e identificati e, poiché l’algerino chiedeva di suo fratello, li hanno consegnati in questura.
Poco dopo, una pattuglia dei militari della stazione di Ibla, transitando da via Roma, notavano uno dei tre ricercati, Giuseppe Sanna, operaio 32enne ragusano, già noto alle forze dell’ordine, transitare a piedi. Alla vista dei militari il Sanna ha provato a svicolare ma il capo servizio s’è catapultato fuori dal veicolo e l’ha bloccato. Nel frattempo suo fratello e l’altro indagato s’erano presentati in questura.
Giuseppe Sanna presentava gli avambracci tagliati, verosimilmente con la bottiglia poi raccolta e usata per sfregiare l’algerino. È stato quindi prima portato al pronto soccorso e medicato (ha avuto dodici giorni di prognosi), quindi in caserma e dichiarato in stato d’arresto. Successivamente, informato il Pubblico Ministero dott.ssa Federica Messina, lo hanno accompagnato presso il carcere di vial Giuseppe di Vittorio.
Per l’ennesima volta la sinergia e la tempestività hanno permesso di risolvere in poche ore uno dei – fortunatamente poco frequenti – reati che maggiormente creano allarmismo nelle grandi città, dove devono convivere nazionalità ed etnie diverse che forse per qualche bicchiere di troppo può succedere – specie se a incontrarsi sono soggetti poco raccomandabili – che finiscano alle mani, come già a dicembre scorso, sempre in centro, quando i militari dell’aliquota radiomobile avevano arrestato per rissa tre italiani e due rumeni e sequestrato una mazza da baseball in alluminio e un martello.

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