Pmi, rallenta la crescita con il saldo peggiore degli ultimi 6 anni L’indagine di Unioncamere conferma i dati del Centro studi della Cna

I dati resi noti nei giorni scorsi dal Centro studi per l’artigianato e la piccola e media impresa della Cna di Ragusa sono stati confermati dalla ricerca annuale condotta da Movimprese di Unioncamere. Dati in cui viene evidenziato come, seppur positivo, il saldo della nascita di nuove imprese risulti essere il peggiore degli ultimi sei anni. Come dire che la crisi globale comincia a fare sentire i propri effetti sul tessuto imprenditoriale ibleo. “A incidere maggiormente – spiega il segretario provinciale della Cna, Giovanni Brancati – è stato il risultato negativo delle imprese individuali, un valore che però avrebbe potuto essere doppio senza alcuni contributi positivi, come quello delle imprese aperte da immigrati”. “A compensare la riduzione delle imprese più piccole – sostiene il presidente del Centro studi, Saverio Terranova – sono state le società di capitali. Il dato di Ragusa è assolutamente confortante, in tendenza con il trend italiano, visto che l’incremento è stato del 7,02%. E’ preoccupante, invece, come era già stato rilevato dalla nostra ricerca, la situazione dell’industria e quella dell’agricoltura. A fronte di ciò, si ravvisa la crescita dei servizi alle imprese e di settori quali quelli delle costruzioni e del turismo”. “Nelle cifre fornite da Unioncamere riferite all’area iblea – osserva ancora il presidente Terranova – l’analisi dei dati sulle aperture di procedure fallimentari fa emergere un certo inasprimento delle condizioni dei mercati. Si tratta, comunque, di procedure cresciute, nel 2008, ad un ritmo lento. Ma per avere un quadro più definito di quanto accaduto nell’ultima parte dell’anno occorrerà attendere i consuntivi del primo trimestre 2009”. Un dato fonte di ulteriore preoccupazione riguarda i protesti bancari. “Siamo ai primi posti in ambito nazionale – continua Brancati – sia come numero che come importo complessivo. A questo punto occorre chiedersi se sia una condizione endogena, cioè se è caratteristica specifica di chi opera in zona comportarsi in questo modo, oppure se si tratta di un fenomeno esportato dall’esterno, al di fuori dei confini provinciali”. La Cna e il Centro studi per l’artigianato e la piccola e media impresa confermano l’impegno, assunto durante la presentazione dei dati, di portare avanti, considerata la delicatezza del momento economico locale, una verifica periodica delle performance del territorio così da valutarne i movimenti, di crescita o decrescita, compiuti.
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