POZZALLO. ROTATORIA DI VIA DELL’ARNO: NON C’E’ ANCORA UNA SENTENZA

fontana pesci rimossaSulla rotatoria di Via Dell’Arno, a Pozzallo, non c’è ancora alcuna sentenza. Nei giorni scorsi è stato inviato alla stampa un comunicato ufficiale dal Comune di Pozzallo circa il  il ricorso al CGA. Come tutti ricordano, il primo atto dell’attuale Giunta Comunale, appena insediatosi fu quello di rimuovere le quattro strutture metalliche all’interno delle rotatorie con annessa fontana.
Subito dopo la sovraintendenza di Ragusa ordinava al Comune il ripristino delle strutture rimosse. La Giunta Comunale decise di ricorrere al TAR di Catania senza successo e, successivamente, il CGA di Palermo con apposita ordinanza capovolgeva la decisione del TAR di Catania. In ambedue i casi si trattava di ordinanze, non di sentenze che debbono ancora essere emesse e non si comprende come possono essere viste come procedimenti già vinti dal Comune di Pozzallo. Le norme vigenti sono chiare: ogni opera da realizzare o da rimuovere in una zona col vincolo paesaggistico deve avere l’assenso della sovraintendenza ai Beni culturali e ambientali. E così come fu necessario per la realizzazione dell’opera l’assenso della Sovraintendenza, occorreva anche prima della rimozione il medesimo assenso.
“Qualcuno deve informare correttamente il Sindaco – denunciato il Partito Democratico e la Lista Roberto Ammatuna Sindaco – che non c’è ancora nessuna sentenza, ma è stata emessa solo un’ordinanza che è un provvedimento interlocutorio. Altra cosa è la sentenza, che ancora non c’è, che è un provvedimento definitivo.
Non avremmo voluto entrare nel merito di questa vicenda in un momento così drammatico della storia del nostro paese per colpa di una crisi economica e sociale gravissima. tutte le forze politiche debbono impegnarsi a dare il massimo contributo a risolvere problemi enormi che toccano la vita di tanti nostri
Concittadini. Ma una sola riflessione abbiamo il dovere di fare ed è quella che le opere del passato, anche se non condivisibili, non possono essere rimosse, appartengono alla storia, anche se recente, della nostra Comunità. In ogni opera realizzata c’è stato impegno, passione, e somme che sono state spese. Soltanto rispettando il passato un paese può guardare con ottimismo al futuro. La storia ha sempre dimostrato che quando un popolo distrugge parte del suo passato non ha mai avuto un futuro. E noi invece vogliamo vivere in un paese che vuole e deve avere un grande futuro”.

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