L’OSSERVAZIONE DAL BASSO…di DIRETTORE. UNA PROPOSTA DI “AGENDA POLITICA ” DI SALUTE PUBBLICA AI 7 CANDIDATI A SINDACO DI MODICA

DOMENICO PISANAI candidati a sindaco per le prossime elezioni amministrative di Modica non mancano, anzi sono superabundanter: Mommo Carpentieri, Ignazio Abbate, Giorgio Cerruto, Simona Pitino, Giovanni Giurdanella, Marisa Giunta, Andrea Sansone e, a giorni, si potrebbe conoscere quello del PdL.
Ognuno di questi candidati ha la propria storia, fatta di pregi e di difetti, di impegno e di manchevolezze, di una più o meno conoscenza della macchina amministrativa; alcuni sono più noti, altri meno, ma tutti si vogliono scommettere, pensano di dare parte della loro vita al sevizio di Modica. Bene. Se questi, al momento, sono i candidati, cominciamo a capire “cosa” vogliono” fare e “come” intendono realizzare quel che vogliono fare. Piacciano o no, sono questi quelli che al momento hanno lanciato la sfida e vogliono metterci la faccia. Ognuno è libero di apprezzarli, di condividere le loro idee o di contrastarle, è libero di fare anche critiche sul loro trascorso politico, ma sicuramente credo sia inaccettabile, oltreché inutile, lanciare giudizi velenosi che spesso rasentano il limite del rispetto della persona. Chi critica malevolmente, scenda lui in campo, si candidi, ci metta la faccia, si confronti e se risulterà migliore di quelli che si sono già candidati, troverà sicuramente maggior consenso.
Alcuni messaggi, a questo punto, desidero inviare a tutti coloro che si sono già candidati. Mi chiedo: a chi giova una competizione con tutti questi candidati a sindaco? Alla democrazia? Al bisogno di cambiamento? Alla città? Alle logiche dei partiti e degli schieramenti politici? All’amor proprio di ogni persona che si scommette?
Gentili candidati, se tutti avete a cuore la città di Modica, e vogliamo crederci, perché non vi mettete insieme? Forse – mi direste voi – per fare ammicchiate? Inciuci? Forse per spartirsi poltrone, per rincorrere interessi? Ma se la città di Modica è con il sedere a terra, sicuramente per responsabilità che vengono da molto lontano e che sarebbe ingiusto attribuire solo al sindaco uscente Buscema, che ha fatto quel che ha potuto con il suo impegno e le sue difficoltà; se l’obiettivo e fare uscire Modica dallo stato di coma in cui vive, perché non pensate di riunirvi in “Costituente” per dar vita ad una “Agenda” di salute pubblica? La città non ha bisogno di un “sindaco-salvatore”, di un manager deus ex machina su cui riversare tutti i mali e i problemi che in questi anni si sono accumulati, ma di una “orchestra” con un Direttore(il sindaco) che sappia interpretare gli umori e le istanze che provengono da tutti i settori, nessuno escluso, della società modicana: economico, commerciale, artigianale, turistico, sociale, culturale, sportivo, del volontariato.
E noi cittadini abbiamo bisogno di cambiare mentalità, di non considerare il sindaco che verrà eletto un “Mago con poteri sovrannaturali”, ma un cittadino come noi che ha bisogno della nostra collaborazione, del nostro senso civico, della nostra onestà intellettuale, proprio perché da una situazione difficile si esce quando tra amministratori e amministrati si crea un rapporto di fiducia e di collaborazione leale e trasparente, che include, chiaramente, anche la critica onesta e costruttiva e non la polemica fine a se stessa.
E allora, perché, ad esempio, Carpentieri, Abbate e Giunta non pensano di mettersi insieme anziché dividersi? Non sarebbe più fruttuoso per la città? Perché Giurdanella e Cerruto, entrambi assessori della Giunta Buscema uscente non pensano di mettersi insieme coinvolgendo pure l’avv. Simona Pitino? Non sarebbe più incisivo lo sforzo che si intende fare per proporsi alla città?
Siete chiamati, vista la vostra disponibilità a candidarvi, a gesti di responsabilità. Per il prossimo decennio serve alla città di Modica una Amministrazione che lavori quasi come una “Costituente aperta ”, che non è da intendersi come una ammucchiata, ma che deve contenere al suo intermo “uomini e donne con esperienza amministrativa”, forze nuove e giovanili di ispirazione e provenienza ideale e politica anche le più diverse, purché convinte e disponibili ad operare solo per l’esclusivo bene della città.
Vi invito, gentili candidati a sindaco, a riflettere e ad adoperarvi per dar vita ad una “Costituente democratica”, anche di area politica omogenea, che possa predisporre una “Agenda per Modica” e che sappia trovare il coinvolgimento di partiti, movimenti, gruppi e liste varie evitando pregiudizi, chiusure, muri e demonizzazioni.
Mi permetto, con umiltà e senza alcune presunzione, di segnalarvi alcuni punti per questa Agenda, che alcuni di voi già conoscono, perché posti a voi sotto forma di domande:
1. Con un debito delle casse comunali di Modica di circa 39 milioni di euro, non si può seriamente pensare che la crescita e il risanamento si possano avere facendo altri debiti. La crescita si può costruire solo su finanze pubbliche sane.
2. Eliminare gli sprechi, individuare priorità nella spesa comunale.
3. Ristabilire un “patto di collaborazione” tra amministratori e dipendenti pubblici comunali finalizzato a rendere l’ ammini-strazione più agile, più efficiente, più trasparante e proiettata nell’intercettazione di fondi strutturali europei.
4. Riaprire la città ad investimenti esterni nel territorio per rilanciare la vocazione turistico-culturale di Modica, facilitando l’introduzione di nuove forme di finanziamento per migliorare l’accesso al credito e promuovendo misure che facilitino la crescita dimensionale delle piccole e medie imprese.
5. Puntare su “uomini e donne non perfetti, che non esistono, ma trasversali”, che siano cioè ritenuti per competenza, onestà intellettuale e correttezza morale in grado di “praticare”, non di predicare”, la buona amministrazione con autorevolezza e decisione, disponibili a fare un passo indietro qualora l’interesse di Modica e il bene comune dovessero essere messi ai margini dell’azione politico-amministrativa.

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