CHIUSO DA TEMPO IL BAR DELL’OSPEDALE PATERNO’ AREZZO DI IBLA DIPASQUALE (LA DESTRA): “IL COMMISSARIO ASP ALIQUO’ CI DICA SE INTENDE RIPRISTINARE LA STRUTTURA E AGEVOLARE I VISITATORI”

Il locale che ospitava il bar“La cura e il sostegno fornito a chi assiste i malati è il sintomo di un grado di attenzione che non dovrebbe mai mancare da parte di chi gestisce le strutture sanitarie. Anche quando si fa riferimento ad aspetti che, a prima vista, possono sembrare poco importanti. Bisognerebbe puntare, piuttosto, alla ricerca del confort a tutti i livelli”. E’ quanto afferma il commissario cittadino de “La Destra” Ragusa, Giuseppe Dipasquale, nel rivolgersi al commissario straordinario dell’Asp n.7, Angelo Aliquò, dopo avere verificato che da tempo, ormai, i locali, siti all’esterno dell’edificio, che prima ospitavano il bar aperto al pubblico dell’ospedale Maria Paternò Arezzo risultano essere chiusi. “Siccome si tratta di un problema che ci hanno segnalato in molti – continua Dipasquale – e siccome è una questione da non trascurare il fatto di garantire, a chi è in visita o a chi, per motivi di assistenza, è costretto a trascorrere il proprio tempo all’interno del nosocomio, la possibilità di rifocillarsi o comunque di ottenere un minimo di supporto dal punto di vista del vitto, riteniamo sia il caso di evidenziare la problematica. Al momento, all’interno dell’ospedale, esistono un paio di macchinette di quelle che distribuiscono in modo automatico snack e bevande calde. Assolutamente insufficienti, pensiamo, per una struttura come quella che sorge a Ibla attorno alla quale, quotidianamente, girano centinaia e centinaia di persone, tra operatori e visitatori, per non dire niente dei pazienti. Ci piacerebbe sapere se questa situazione sarà definitiva oppure se i vertici dell’Asp hanno in mente di trovare una soluzione. Crediamo che risulterebbe particolarmente gradita a tutti coloro che, giornalmente, si trovano per i motivi più svariati a transitare all’interno del nosocomio”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa