“Unni cari ‘u sceccu si susi”. La riflessione di Ballarò

ballaròQuanta saggezza nei detti popolari inventati ed utilizzati dai nostri padri ! Anche in quello che ho preso a prestito per intitolare la presente nota, c’è un sentire , una sorta di filosofia che noi, colti, emancipati, navigatori della rete, non riusciamo ad applicare nelle nostre vite e nelle realtà in cui viviamo.
Chi di noi, con diverso vigore, con qualche distinguo, non ha detto che la politica in Italia non abbia fatto più danni d’una guerra ? Già, una guerra il cui esito finale era scontato sin dall’inizio, in quanto pianificata da un gruppuscolo d’imbroglioni il cui intento era quello di arricchirsi impoverendo coloro che avrebbero dovuto governare.
Risultato ampiamente raggiunto e che vede un Paese al fallimento per il livello del debito pubblico raggiunto, un popolo senz’alcuna speranza di prospettiva con l’aggravante che non si riesce più a fare un governo per la frantumazione del voto, frutto del disamore verso i partiti storici e la propensione ad affidare le sorti del Paese a nuovi soggetti politici che comunque, a torto o ragione, non rendono possibile la nascita d’un governo che dia un minimo di speranza ai cittadini e la necessaria credibilità nei mercati finanziari dai quali di fatto dipendono le sorti degli Stati.
Continuo a pensare che un Paese democratico debba essere governato dalla politica, certo la buona politica che, malgrado i risultati di certa politica, penso che esista e che non è prerogativa di uno schieramento o di un altro, ma presente seppure in minoranza in tutte le formazioni partitiche.
Perché dunque non ripartire dal quel poco di buono che c’è nella politica “pì fari susiri u sceccu unni carìu”?
Oggi, su queste stesse pagine di giornale, leggo che il PDL auspica la candidatura a Sindaco di Modica del dott. Giovanni Migliore, già Consigliere comunale nella legislatura che volge a termine, eletto nel movimento idea di centro. Imprenditore di successo e conoscitore delle problematiche finanziarie per gli studi eseguiti, viene da più parti indicato come l’uomo oltre i partiti, con una visione di politica missionaria e disponibile a mettersi in gioco solo se riesce ad individuare una squadra di uomini che possano, al di là dei partiti di appartenenza, guardare al Palazzo di città per servire i cittadini, risolvendo loro qualche problema realmente e non solo con slogan.
Saprà la città di Modica mettere alla prova progetti di politica , capaci di riavvicinare le persone alla politica ? Sapranno gli attuali soggetti politici, pronti alla competizione, fare quadrato attorno alle buone idee piuttosto che alle consumate e non più credibili ipotesi di conflitti tra schieramenti ?

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