Modica, l’uxoricida Toscano ricorre in Cassazione

maria russo e orazio toscanoRicorre in cassazione l’uxoricida modicano Orazio Toscano, condannato in primo grado dal Gup del Tribunale di Modica, Sandra Levanti, a sedici anni di reclusione, con l’abbreviato, pena ridotta di due anni dalla Corte d’Appello di Catania. L’uomo uccise la moglie, Maria Concita Russo, all’epoca trentaseienne. prima strangolandola e poi colpendola alla testa con alcune pietre. I magistrati etnei, infatti, avevano escluso l’aggravante della crudeltà. Toscano, 41 anni, originario di Lentini ma residente a Modica, difeso dall’avvocato Saverio La Grua, quando finirà di scontare la pena, però, dovrà essere ricoverato in una casa di cura e di assistenza psichiatrica per altri tre anni. Si tratta di una misura di sicurezza che non era stata applicata dal Gup di Modica e per questo motivo la Procura della Repubblica aveva proposto appello. Proprio su questi aspetti l’avvocato La Grua ha praticato la strada della Cassazione, ritenendo, quindi, inammissibile l’appello del piemme contro la sentenza di primo grado e la conseguente decisione di applicare la misura di sicurezza dopo avere scontato la pena definitiva. Toscano si trova rinchiuso nel carcere di Modica Alta dal 17 marzo del 2010, dopo essere stato arrestato dalla polizia alla quale si era consegnato nella stessa notte, accompagnato da un parente. In primo grado fu processato col giudizio abbreviato, condizionato alla perizia psichiatrica(in appello è stata richiamata la consulente d’ufficio). Il pubblico ministero, Alessia La Placa, nel 2011 aveva chiesto venti anni di reclusione. Toscano uccise la moglie nella tarda serata del 16 marzo 2010 in Via Mantegna Itria, dove i due si erano recati, dopo avere lasciato i figli nella loro casa di Via Nuova Sant’Antonio, per discutere della loro crisi coniugale. Gli avvocati Iwan Pediliglieri e Salvatore Citrella, hanno patrocinano i figli e i parenti della vittima, quali parti civili. Erano stat e confermate le pene accessorie ovvero il risarcimento danni di 200mila euro per ogni figlio, 200mila euro per la madre e 80mila euro per ognuno dei nove fratelli della vittima.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa