MODICA: INDIVIDUATO DALLA POLIZIA SPACCIATORE DI BANCONOTE ​ FALSE

imageAlle prime ore dell’alba gli uomini del Commissariato P.S. di Modica, diretti dal Vice Questore Aggiunto, Maria Antonietta Malandrino, hanno dato esecuzione all’ordinanza in materia di misure cautelari personali, emessa in dal Gip del Tribunale su proposta della locale Procura Repubblica nei confronti di Vincenzo Costanzo, 25 anni, originario di Paternò e residente a Belpasso, in trasferta a Modica per immettere in circolazione banconote falsificate.
L’uomo, già noto alle Forze dell’Ordine per i suoi precedenti specifici in ordine ad altri episodi analoghi, per i quali più volte è stato tratto in arresto in flagranza di reato, lo scorso mese di marzo era giunto a Modica  prendendo di mira una rivendita di tabacchi del centro storico. Con la scusa di dover acquistare un pacchetto di sigarette, esibiva al titolare una banconota da 100 euro  e dopo aver ricevuto il resto di circa 95 euro si dileguava a bordo di una macchina. Tuttavia, il comportamento frettoloso del cliente, che il titolare mai aveva visto prima nel suo tabacchi, insospettiva quest’ultimo sull’autenticità della banconota poco prima incassata, segnalando tempestivamente l’accaduto alla Polizia.
Immediato l’intervento del Commissariato di Modica che iniziava un’attività investigativa finalizzata all’identificazione dell’uomo che aveva tratto in inganno l’esercente modicano. Grazie alle registrazioni delle telecamere interne ed esterne del locale preso di mira, che avevano registrato tutte le fasi della truffa e alle indagini svolte nell’immediatezza dei fatti, si giungeva all’identificazione di Vincenzo Costanzo per l’autore della spendita di banconota falsa, che veniva anche riconosciuto dalla vittima.
Alla luce di tali fatti, il Gip del Tribunale di Modica, su proposta della  Procura della Repubblica, ha emesso nei confronti del giovane la misura cautelare dell’obbligo di dimora, con la prescrizione di non allontanarsi dal territorio del Comune di Belpasso, senza l’autorizzazione del Giudice.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa