“Modica Città Aperta” illustrata in conferenza stampa. Siti aperti il 25 aprile e il 1° maggio

Conf Stampa Modica CittAperta“ Modica Città aperta” il 25 aprile e il 1° maggio. Musei e chiese aperte. Il meglio che la Città oggi può offrire ai visitatori. Saranno aperti al pubblico dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 20.00: il Palazzo della Cultura ( Museo Civico- a pagamento- e Archivio Quasimodo); il museo della Medicina “Tommaso Campailla”- a pagamento-, il Chiostro e la Chiesa di Santa Maria del Gesù, la Chiesa Madre di San Giorgio e la Chiesa di San Pietro, la Chiesa di Santa Maria di Betlemme, la Chiesa del Carmine, il Teatro Garibaldi -a pagamento- , la Chiesa rupestre di San Nicolò Inferiore – a pagamento-, la Fondazione Grimaldi, C.o.C.a. installazioni di arte contemporanea.
L’iniziativa promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo, in collaborazione con la Cooperativa S.Antonio Abate, coop. Progresso Ibleo, coop. Etnos, Associazione Ingegnicultura, Associazione A.N.P.A.N.A., è stata illustrata questa mattina a Palazzo San Domenico nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il Sindaco e l’assessore Annamaria Sammito e i rappresentanti delle cooperative e delle associazioni che sostengono “Modica Città Aperta”.
L’iniziativa si pone l’obiettivo, nei due giorni festa, di aprire ai turisti e ai visitatori i tredici siti culturali che, grazie all’assistenza di quanti collaboreranno con l’evento, saranno meglio conosciuti e veicolati.
“ Rileviamo un grande spirito di collaborazione, commentano il Sindaco e l’assessore Annamaria Sammito, tra l’ente e quante associazioni e cooperative che hanno accolto ringraziandoli di cuore, condividendolo, questo progetto di “Modica Città Aperta”.
Anche qui siamo sul filo del volontariato e costo zero per il Comune e questo ci fa ben sperare per accrescere la potenzialità turistica della Città attraverso la leva della cultura. Ci rendiamo conto che altri importanti siti stano per essere completati ( palazzo Polara, Castello dei Conti, Palazzo dei Mercedari n.u.f.) e rimarranno al momento chiusi ma si porrà, da qui a poco, il problema della loro gestione e manutenzione. Una questione che la futura amministrazione dovrà affrontare e risolvere se vogliamo che il turismo diventi uno dei volani dell’economia del nostro territorio.”

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