IL MOVIMENTO POLITICO-CULTURALE “ARIA NUOVA” SULLE DIFFICOLTA’ DEL COMUNE DI MODICA

Non vorremmo strumentalizzare le difficoltà che la città di Modica e la sua attuale Amministrazione stanno attraversando da diversi anni, ma la continuità e la perseveranza nell’evitare di assumere azioni e provvedimenti di risanamento del bilancio comunale stanno portando il Comune ad un’insostenibile crisi finanziaria, che si va sostanziando giorno dopo giorno in dimostrazioni di impotenza e in perdita di credibilità delle istituzioni locali, di fronte a tutti quei cittadini che non si lasciano imbonire dall’effimero e dall’apparire. Riteniamo che la strada fin qui percorsa non porti da nessuna parte, a cominciare dai ritardi con cui vengono pagati gli stipendi ai dipendenti comunali. Cinque anni fa, l’allora candidato sindaco Torchi, nel suo giro degli uffici comunali, promise l’estrema puntualità nel pagamento mensile dei dipendenti, dato che l’allora sindaco Ruta ritardava di qualche giorno. Ad oggi, agli impiegati comunali, devono essere ancora corrisposti lo stipendio di Gennaio 2007 e la tredicesima 2006. Se, per un attimo, pensiamo alle famiglie monoreddito di molti dipendenti con figli a carico, mantenuti magari all’università e con un mutuo da onorare presso una qualsiasi banca, ci rendiamo conto immediatamente che rischiano di non potercela fare, nel momento in cui salta il pagamento di una o più mensilità. E, fra le decine di lavoratori delle Cooperative, la situazione non è migliore, se è vero che non vengono pagati da quasi un anno. Ci sorprende l’inefficacia dell’azione sindacale, come nel caso della Multiservizi, dove i lavoratori sono stati spinti a firmare un contratto, che, per molti, è più basso economicamente di quello spettante per il servizio prestato. Si avanza il sospetto di una sorta di fiancheggiamento dell’Ente a tutto svantaggio dei lavoratori e dei loro sacrosanti diritti: vorremmo non crederci ed essere smentiti con documentazione adeguata e prove inconfutabili. In conclusione, abbiamo il timore che, per tutti questi fatti e altri ancora in itinere, sia pertinente l’antico detto popolare, che recita più o meno così: “Scrusciu ri carta e cumpaita nenti”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa