L’OSSERVAZIONE DAL BASSO… di DIRETTORE. 9 CANDIDATI A SINDACO DI MODICA: UNA FLOTTA IN CAMPO CON L’AUSPICIO DI REALIZZARE IL BENE COMUNE

DOMENICO PISANAIl pieno è fatto. Modica non manca di candidati a sindaco: Mommo Carpentieri,(Liste civiche) Ignazio Abbate(Liste civiche e UDC) Giorgio Cerruto(Lista civica), Simona Pitino(SEL e Lista civica), Giovanni Giurdanella(PD), Marisa Giunta(Lista civica), Andrea Sansone(M5S), Giovanni Migliore(PDL) e Corrado Cugno(Forconi). Forse da qui alla ufficializzazione qualcuno si tirerà indietro, ma il quadro sembra essere al completo.
Questa eccessiva frammentazione della politica se da un lato desta meraviglia, dall’altra è sicuramente lo specchio della nostra società attuale, dove l’individualismo regna sovrano. Oggi c’è un problema di “disagio relazionale” a tutti i livelli e in tutte le istituzioni: politiche, sociali, sindacali, culturali,scolastiche, sanitarie, religiose, e anche a livello familiare etc.. Quindi non suscita meraviglia se il mio appello ai candidati a sindaco ad unirsi all’interno di quadri politici omogenei, non certo di ammucchiate, per evitare divisioni, non sia stato raccolto.
Purtroppo il vento dell’antipolitica sta portando agli estremi la cultura del sospetto: non ci si fida più degli altri, meglio divisi che uniti. Certo, una società democratica deve, sicuramente, essere attenta, vigilante, cauta, deve poter giudicare e verificare tutto con attenzione, ma se manca quel minimo di fiducia e si sospetta, per principio, di tutto e di tutti, si finisce per instaurare rapporti sociali logoranti e in continua tensione. E oggi l’Italia sociale e politica vive in questo stato!
Invito, in ogni caso, tutti i candidati a sindaco di Modica a guardare al bene della città. Nella comunicazione politica si parla spesso di ‘bene comune’. L’espressione “bene comune” è il risultato di due parole: bene e comune. Bene indica un insieme di cose desiderate per sé e per gli altri in quanto facilitano l’esistenza individuale e collettiva. Comune, dal latino “cum – munus” , sta a significare un compito adempiuto insieme.
Il bene comune è dunque l’insieme di quelle condizioni della vita sociale che permettono ai gruppi come ai singoli membri di una città di raggiungere il benessere e il progresso culturale, spirituale, morale ed economico di tutti, non lasciando indietro nessuno. Ma voi, candidati a sindaco di Modica, quando parlate di bene comune, pensate a tutto questo? Se, poi, il bene comune è ciò che tutti volete, da destra , al centro e a sinistra, come mai si fa tanta fatica a realizzarlo? Perché ci si divide, si mettono ostacoli, si stenta a realizzarlo? Nel lasciare queste domande alla vostra riflessione, desidero concludere queste osservazioni offrendo cinque consigli utili a voi che aspirate a diventare sindaco, avvalendomi delle parole di Don Luigi Sturzo:
1) “E’ primo canone dell’arte politica essere franco e fuggire l’infingimento; promettere poco e mantenere quel che si è promesso”; 2) “Non pensare di essere l’uomo indispensabile; da quel momento farai molti errori. Se sono gli altri a dirtelo guardati come da nemici; ti porteranno fuori strada”; 3) “Chi è troppo attaccato al denaro non faccia l’uomo politico né aspiri a posti di governo. L’amore del denaro lo condurrà a mancare gravemente ai proprio doveri”; 4) “L’uomo politico non deve aver timore di dire il no più spesso che il sì. A parte il senso del dovere, il no detto con garbo ma con fortezza aumenta credito e stima”; 5) “Quando la folla ti applaude pensa che la stessa folla potrà divenire avversa; non inorgoglirti se approvato né affliggerti se osteggiato”.

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