Fondo per pagamenti debiti dei Comuni. Modica, D’Antona: “Il Comune ha valutato questa ipotesi”

vito d'antonaIl Consigliere Comunale di Sinistra, Ecologia e Libertà, Vito D’Antona, ha chiesto all’amministrazione comunale di Modica se ha valutato tecnicamente e con attenzione la possibilità offerta dal Decreto Legge n. 35/2013 ed eventualmente richiedere l’accesso all’ anticipazione per pagare i debiti maturati al 31 dicembre 2012 e non ancora pagati. Ha chiesto pure di prevedere, in caso positivo, la necessità di rimodulare il Piano di riequilibrio decennale approvato dal Consiglio il 30 dicembre scorso, nonché aggiornare, di conseguenza la proposta di bilancio di previsione per l’anno 2013, già predisposta dalla Giunta. Il Consiglio Comunale lo scorso 30 dicembre, al fine di scongiurare il pericolo del dissesto finanziario, facendo ricorso all’opportunità offerta dal Decreto Legge n. 174/2012, aveva approvato un Piano di riequilibrio decennale, quantificando il debito complessivo da coprire a quella data in 38.491.798 euro, di cui 10.211.245 euro di debiti fuori bilancio ancora da riconoscere, Piano tuttora all’esame della Corte dei Conti. “Visto che per fronteggiare tale debito – dice D’Antona – , il Piano, nel periodo 2012/2021, prevede una rigorosa politica finanziaria, sotto il controllo della Corte dei Conti, con la redazione di bilanci che contengano, tra l’altro, un incremento, anche se graduale e limitato, di aliquote tributarie ed una drastica riduzione di spese, con ripercussioni negative sulla erogazione dei servi ai cittadini, sarebbe utile valutare l’accesso all’anticipazione. Il Decreto Legge n. 35/2013, finalizzato a consentire alle pubbliche amministrazioni di pagare i debiti accumulati dagli enti pubblici nei confronti delle imprese, prevede la istituzione di un fondo, con una dotazione di quattro miliardi di euro nel biennio 2013/2014, la cui gestione è stata affidata alla Cassa Depositi e Prestiti, per assicurare agli enti locali la possibilità di pagare subito i debiti certi, liquidi ed esigibili, sia relativi a spese correnti che a quelli in conto capitale, maturati al 31 dicembre 2012, ma ancora non pagati per mancanza di liquidità”.

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