Andava al lavoro, una nuova settimana lavorativa. Era diretto ad Acate, località distante rispetto alla sua Scicli, dove tutti gli volevano bene, per svolgere la sua attività di operatore ecologico. Sul Viadotto Guerrieri di Modica c’era ad attenderlo la morte. Per Francesco Veneziano, “Ciccio” per chi lo conosceva, 32 anni, non c’è stato nulla da fare. Un tamponamento violento, il volo a ritroso con il suo motociclo Kimko del quale andava fiero, l’impatto violento con la carreggiata ghiacciata e la sua vita si è conclusa. Erano le 3,20 circa di lunedì e lui era già a Modica per prendere servizio ad Acate dove, come si diceva, faceva l’operatore ecologico alle dipendenze dell’Impresa Busso di Giarratana. Il turno iniziava alle 4. Pare che il giovane avesse dovuto incontrarsi nei pressi di Chiaramonte Gulfi con un collega per poi proseguire insieme fino ad Acate. Nella cittadina iblea, però, non c’è mai arrivato, anzi è arrivata la tragica notizia ai suoi genitori. Ciccio Veneziano, come si diceva, viaggiava a bordo dello scooterone ed indossava regolarmente il caso. Vestiva la tuta da lavoro. E’ stato tamponato violentemente da un’autovettura Renault Megane che percorreva il viadotto nella stessa direzione del motociclo, Modica-Ragusa. Il conducente l’auto, R.M., tre anni più giovane della vittima, modicano, ha raccontato agli agenti della polizia stradale di non essersi accorto nella maniera più assoluta di avere investito Veneziano(il viadotto è assolutamente al buio). Ha detto solo di aver udito un forte botto contro la sua Renault, di essersi fermato perché il parabrezza anteriore era visibilmente danneggiato. E’ sceso dal veicolo senza vedere alcunché davanti. Poi ha guardato indietro ed ha notato un corpo a terra. A questo punto sarebbe stato assalito dal panico ed allora ha fermato un automobilista in transito invitandolo a telefonare alla polizia. Il corpo senza vita di Ciccio Veneziano si trovava ad una decina di metri, lato sinistro posteriore dell’auto, mentre lo scooterone aveva concluso il suo volo a circa cinquanta metri dal presunto punto d’urto, sempre a tergo della Renault. Sul posto dell’incidente, come si diceva, è intervenuta la polizia stradale di Ragusa, mentre gli agenti del locale Commissariato hanno provveduto a chiudere al transito il tratto interessato della SS. 115. Il cadavere del giovane è rimasto sul selciato fino alle sei. In mattinata è stata effettuata la ricognizione cadaverica sul corpo della vittima oltre al riconoscimento da parte dei parenti presso l’obitorio dell’Ospedale Maggiore. Sul posto il medico legale ed il magistrato di turno. I due veicoli sono stati sottoposti a sequestro. La Polstrada sta espletando tutti gli accertamenti per risalire all’esatta dinamica, per verificare la velocità mantenuta dai due mezzi coinvolti e per accertare se qualcuno dei due avesse effettuato il sorpasso di altro veicolo in transito, manovra che potrebbe avere causato l’impatto violentissimo. La mancanza di illuminazione dell’arteria, i possibili parabrezza “appannati” dal freddo intenso possano essere una delle concause della tragedia.
MODICA. INCIDENTE MORTALE STANOTTE SUL VIADOTTO GUERRIERI. MUORE FRANCESCO VENEZIANO, UN GIOVANE SCICLITANO,
- Febbraio 16, 2009
- 8:09 am
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