Pozzallo, operazione “Mare Nostrum. Il Mediterraneo crocevia per fiumi di droga

mare nostrumUn crocevia per la droga, un fiume di sostanza vietata nel Mare Mediterraneo, bloccato nei giorni scorsi dalla Guardia di finanza del comando provinciale di Ragusa durante l’operazione internazionale “Mare nostrum”. Una conferma che il nostro mare e’ diventato passaggio per questi transiti illeciti tra la Libia e l’Africa Nord orientale, giacché ci si trova in acque internazionali(si era a 35 miglia da Malta). È stato sottolineato ieri nel corso di un’apposita conferenza stampa tenuta presso la Procura della Repubblica di Modica, durante la quale è stato, giustamente, evidenziato come l’operazione abbia portato all’arresto di sei persone, al sequestro di circa di una tonnellata di hashish, oltre ai sigilli apposti alla nave “Osamn Hasretler”, ancorata al porto di Pozzallo. Sulla nave turca erano stivati 855 chili di hashish suddivisi in 908 panetti contenuti in sacchi di juta Alcuni, all’arrivo della Finanza , erano stati buttati in mare dai marinai ma poi furono recuperati. I finanzieri avevano anche esploso dei colpi d’arma da fuoco in aria per rendere possibile il difficoltoso abbordaggio. I componenti dell’equipaggio, cinque marinai di nazionalità turca ed un egiziano, sono adesso rinchiusi nel carcere di Modica e accusati di traffico internazionale di sostanze stupefacenti. In un primo momento le persone arrestate erano cinque, oltre ad altri quattro giovani marinai posti in stato di fermo e successivamente risultati essere estranei ai fatti. I quattro, infatti, fanno parte di una scuola nautica di Alessandria, e si erano imbarcati per fare pratica, dunque, erano all’oscuro della droga. I quattro egiziani sono stati accompagnati all’ambasciata d’Egitto a Roma per poi essere riportati a casa. Decisiva è stata anche l’intercettazione di una comunicazione radio dei giovani marinai egiziani rimpatriati, dove comunicavano con sorpresa d’aver scoperto che la nave conteneva il carico illegale di stupefacente. Avevano, pertanto, sospettato che ci fosse qualcosa di illegale a bordo, soprattutto quando si accorsero che da qualche giorno i mezzi navali della Finanza seguivano la nave. L’operazione “Mare nostrum”, condotta dalla Guardia di finanza di Ragusa in acque internazionali, fa il paio con l’altro maxi sequestro di 20 tonnellate di droga avvenuto poche ore dopo in acque nazionali al largo di Marsala. L’operazione “Mare Nostrum” è stata invece resa possibile grazie all’ autorizzazione giunta da Ankara in base alla costituzione di Vienna delle Nazioni unite in materia di traffico di stupefacenti indispensabile per poter procedere in acque internazionali, con la collaborazione dell’ambasciata d’Egitto a Roma. I dettagli sono stati illustrati dal procuratore Francesco Puleio, che ha coordinato l’operazione, dal comandante provinciale delle Fiamme gialle, Francesco Fallica, dal tenente colonnello Cristino Alemanno del gruppo aeronavale di Trapani, all’omologo Alessandro Santarelli della stazione navale di Palermo, dal tenente Silvia Patrizi della tenenza di Pozzallo.

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