RAGUSA. COSENTINI CONTINUA LA STESURA DEL PROGRAMMA ELETTORALE STAMANI NUOVO INCONTRO CON ASSESSORI DESIGNATI E CONSULENTI

L'incontro di questa mattinaProsegue, senza un istante di pausa, l’attività tesa a predisporre il programma che rappresenterà la base di partenza del nuovo progetto per la città. Questa mattina, nella segreteria di viale Tenente Lena, il candidato sindaco Giovanni Cosentini, sostenuto da “Territorio”, “Ragusa Grande Di Nuovo”, “Ragusa Domani”, Udc e Megafono, ha incontrato gli assessori designati, i consulenti gratuiti e tutti coloro che hanno accettato di mettersi gratuitamente ad operare per dare alla prossima amministrazione il supporto delle loro esperienze e delle loro elevate professionalità. “Con loro – afferma Cosentini – ho già stilato uno schema di massima, che non vuole affatto avere la presunzione dell’esaustività, nel quale sono state elencate alcune priorità che intendiamo soddisfare. Stiamo aggiungendo le indicazioni che arrivano dalle varie realtà cittadine e che chi vuole può fornirci durante il percorso di condivisione e di confronto che manterrò sempre aperto, prima e dopo le elezioni. Dalla riqualificazione del centro storico alla pianificazione urbanistica, dal sostegno alle fasce deboli all’eliminazione degli sprechi della cosa pubblica, dalla questione infrastrutturale al rilancio economico della città: sono tutti argomenti oggetto di grande attenzione. “La cittadinanza attiva – chiarisce Cosentini – non è uno slogan ma una prassi che voglio incentivare e sostenere, attraverso la partecipazione di tutti gli attori sociali della comunità. La disaffezione alla politica, fenomeno che, negli ultimi tempi, si è sempre più sviluppato, fino a raggiungere il suo picco e la massima manifestazione nelle recenti consultazione elettorali, non va solo stigmatizzato come “assenteismo” e “antipolitica”, bensì letto e interpretato come segnale ad alto valore simbolico, come rifiuto di una politica che non solo non sa più svolgere il suo altissimo compito ma si è piuttosto preoccupata della propria autoconservazione, causando fenomeni di corruzione, di clientelismo, di erosione costante delle risorse materiali e immateriali delle nostre comunità. Vogliamo iniziare un percorso nuovo. E per farlo abbiamo bisogno della collaborazione di tutti”.

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