Modica, tentata estorsione ad anziano benestante. 20enne condannato a 16 mesi

giovanni-favaccio-150x150Condannato a un anno e quattro mesi di reclusione a fronte della richiesta superiore di otto mesi avanzata dal pubblico ministero, Alessia La Placa, il giovane modicano che aveva tentato l’estorsione ai danni di un anziano benestante di Via Resistenza Partigiana. La pena e’ stata comminata dal Gup, Maria Rabini, al diciannovenne Vincenzo Leone, difeso dall’avvocato Giovanni Favaccio, che ha percorso la strada del giudizio abbreviato. I fatti sono dello scorso novembre e furono sventati dai carabinieri. Nella vicenda e’ implicato anche un diciottenne il cui processo è in corso davanti al giudice monocratico. Leone, che da novembre si trovava agli arresti domiciliari(decisione confermata anche dal Riesame), considerato che la pena e’ stata sospesa, e’ stato rimesso in libertà. Era accusato di tentata estorsione in flagranza, mentre il diciottenne è accusato di favoreggiamento in tentata estorsione. Quest’ultimo fu bloccato dai militari dopo essersi portato all’interno dei bagni pubblici ubicati nell’ex Ufficio Postale di Corso Umberto per prelevare la busta con duemila euro chiesti da Leone alla vittima qualche ora prima con una missiva anonima e minatoria lasciata nella buca della lettera del palazzo in cui risiede l’anziano, in Via Resistenza Partigiana. La porta dei servizi non si aprì(all’interno era appostato un carabiniere)e il giovane fuggì ma fu bloccato da altri militari. Si giustificò dicendo di avere ricevuto cento euro da un amico, che lo stava attendendo al bar, proprio dove i carabinieri trovarono Leone. Questi, sicuramente sprovveduto, non aveva tenuto conto che quando suono al campanello della vittima per farsi aprire, si trovava davanti alla telecamera del videocitofono, quindi fu riconosciuto.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa