Maxi lottizzazione abusiva a Pozzallo. In 30 rinviati a giudizio

lottizzazione abusiva a pozzalloTrenta delle quarantaesi  persone indagate sono state rinviate a giudizio dal Gup del Tribunale di Modica, Maria Rabini, a conclusione dell’udienza preliminare sulla  di Contrada Danieli a Pozzallo. Sei rinviati a giudizio sono funzionari e dipendenti del Comune, accusati di abuso d’ufficio. Sono stati, invece, prosciolti il notaio che era stato coinvolto nell’indagine, i muratori e altri operai che si occuparono della realizzazione materiale dei lavori, risultati essere estranei ai fatti.Il pubblico ministero, Francesco Puleio, aveva chiesto per tutti il rinvio a giudizio. Originariamente nell’inchiesta, condotta dalla Guardia di Finanza di Pozzallo, gli indagati erano 47 ma il proprietario della lottizzazione inquisita era deceduto. Ad eccezione dei sei “municipali”, tutte le altre persone, a vario titolo, rispondevano di lottizzazione abusiva di terreni a scopo edilizio, di abuso edilizio e di violazione della normativa antisismica. In relazione a tali fatti, il Gip aveva disposto il sequestro preventivo degli immobili. Nella fattispecie si tratta dei dirigenti e dipendenti del Comune di Pozzallo preposti al rilascio dei permessi e delle autorizzazioni in materia edilizia. Indagati, come si diceva, il notaio rogante gli atti di vendita, i professionisti che curarono i frazionamenti e la progettazione, nonché i imprenditori e i proprietari degli immobili costruiti sui lotti risultanti dall’illecito frazionamento. I fatti riguardano l’indebita lottizzazione, avvenuta tra la fine del 2005 e il 2011, del fondo rustico, e avrebbero determinato la trasformazione di una zona a destinazione agricola in area edificatoria. Oltre all’indebito frazionamento in zona agricola, si contestano anche le singole violazioni edilizie, perché i fabbricati sarebbero stati costruiti in difformità rispetto a quanto autorizzato con le illegittime Concessioni Edilizie. Non sono stati invece contestati gli abusi d’ufficio concernente le concessioni edilizie, pur sussistenti, giacché i relativi fatti di reato sono estinti per prescrizione. Consistente il numero dei difensori, Raffaele Pediliggieri, Carmelo Scarso, Enzo Galazzo, Emanuele Guerrieri, Elia Amore, Luigi Piccione, Fabio Spadaro, Giuseppe Pellegrino, Nino Galfo, Giuseppe Avveduto, Ignazio Galfo, Giorgio Terranova, Francesco Giardina, Carmelo Ruta, Enrico Platania, Salvatore Terranova, Giuseppe Solarino, Angelo Curciullo e Matteo Gentile.

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