INCIDENTI STRADALI MORTALI IN AUMENTO A RAGUSA SECONDO I DATI ISTAT. GIUSEPPE DIPASQUALE (LA DESTRA): “LA REALIZZAZIONE DI INFRASTRUTTURE E’ FONDAMENTALE ANCHE PER ABBATTERE QUESTO TRISTE FENOMENO”

Giuseppe Dipasquale“Siamo preoccupati. Perché i dati Istat hanno messo in rilievo, con una pubblicazione in cifre di appena qualche giorno fa, che il numero degli incidenti mortali, a Ragusa, in un anno è aumentato del 35%”. E’ quanto rileva il commissario cittadino de “La Destra”, Giuseppe Dipasquale, facendo riferimento al raffronto tra le annualità 2010 e 2011. “Da 20 a 27 incidenti mortali in appena dodici mesi – chiarisce Dipasquale – determinano un incremento percentuale che ci ha fatto acquisire, in Sicilia, una maglia nera. Il peggior dato, secondo solo a quello di Trapani. Mentre il numero di incidenti è diminuito, da 967 a 920, con un decremento del 4,9%, il tributo di vite umane che siamo stati costretti a pagare sulle nostre strade è risultato drammaticamente in crescita. C’è qualcosa che non va. Non solo atteggiamenti pericolosi alla guida ma anche, purtroppo, una condizione della rete stradale che non risulta essere all’altezza della situazione. E che, dobbiamo dirlo, è una delle concause di queste morti. Faccio un esempio per tutti. Anni fa, all’uscita di Ragusa, zona viale delle Americhe, nei pressi dell’area in cui si trova allo stato attuale la grande rotatoria, non erano state ancora realizzate le quattro corsie. La strada era a doppio senso di circolazione con una serie di accessi laterali che si immettevano direttamente sull’arteria principale. Risultato? Abbiamo dovuto fare i conti con una serie di gravi incidenti stradali, molti dei quali mortali. Non appena, però, fu realizzata la nuova infrastruttura, quella che esiste tuttora, il calo di episodi fu davvero drastico. Addirittura, non mi risultano incidenti stradali con esito mortale in quella zona. Cosa vuol dire tutto questo? Significa che la realizzazione di opere pubbliche, soprattutto sul fronte viario, riesce a salvaguardare al meglio la vita degli automobilisti. Se la politica non è in grado di dare risposte in questo senso, allora è meglio che si disancori dal suo ruolo perché ha fallito in pieno la propria missione”.

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