Pozzallo. mamma e figli disabili sfrattati. E’ polemica. L’assessore: “risolto il caso”

Rossella Smarrocchio1Una donna pozzallese, e i suoi due figli minorenni e diversamente abili, è stata sfrattata dall’Ufficiale Giudiziario che si è presentato nell’abitazione di Via Boccaccio, in compagnia di un’assistente sociale, della proprietaria dell’immobile e del legale di quest’ultima. La donna, con uno stipendio di 250 euro mensili non aveva potuto pagare a diverse mensilità e per questo era partito il provvedimento afflittivo. Della vicenda si occupa l’assessore alle Politiche Sociali de Comune, Rossella Smarrocchio, secondo la quale  Continua Qualcuno ha volutamente montato un caso ad arte sulla vicenda della famiglia pozzallese, sfrattata nella giornata di ieri dall’abitazione in cui viveva”.
“I servizi sociali lavorano in silenzio, per garantire la privacy delle famiglie e delle persone. Ci siamo resi conto – continua l’Assessore ai Servizi Sociali – che qualcuno, disinformando la città, tende a scrivere e a far conoscere una realtà distorta. A questa vicenda, infatti, i servizi sociali si sono interessati sin dal primo istante.  Si tratta di una famiglia con figli disabili, ma non minorenni come erroneamente comunicato in più di un articolo giornalistico. Il proprietario dell’abitazione ha eseguito lo sfratto perché necessitava dell’utilizzo dell’appartamento in questione per motivi strettamente personali”.
I servizi sociali, insieme all’assessore di riferimento, si sono impegnati a cercare un nuovo appartamento, confacente ai bisogni del nucleo familiare, che sarà pagato con il reddito percepito dalla stessa famiglia. “Già ieri, subito dopo lo sfratto, – continua Smarrocchio – la famiglia è stata trasferita nella nuova abitazione, dove ha trascorso la notte, dal momento che proprio i servizi sociali si sono immediatamente attivati per l’allaccio dell’acqua e della luce. I servizi sociali non possono interrompere le procedure di sfratto, andando contro la legge, ma possono cercare tutte le soluzioni atte a risolvere le varie questioni, così come è avvenuto in questo e in altri casi, in cui si lavora in silenzio, proprio per tutelare le famiglie in difficoltà. Tutta l’amministrazione comunale si è resa disponibile a risolvere immediatamente il caso ed è stata trovata una soluzione idonea che ha soddisfatto anche la famiglia sfrattata. È stato ottenuto un ottimo risultato, ma siamo rammaricati per lo sciacallaggio mediatico di chi, non conoscendo i fatti, ha scritto cose non corrispondenti a verità. L’Amministrazione Comunale è a favore della corretta informazione; pertanto, d’ora in avanti, nel caso in cui verranno scritti articoli giornalistici non rispondenti al vero, si tutelerà rispetto a quanti tentano maldestramente di screditarla, anche facendo ricorso alle vie legali”.

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