LA REGIONE SICILIA COOPERERA’ CON L’AZERBAIGIAN, NEL CAUCASO. Crocetta ha incontrato l’ambasciatore, Vaquif Sadiqov

rosario crocettaLa Regione Sicilia è come un Ministero degli Affari Esteri, infatti i rapporti internazionali si possono avere direttamente con gli Stati stranieri, per lo sviluppo, per gli investimenti, per il Turismo, per i Beni Culturali . Il Presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta ha incontrato oggi l’ambasciatore della Repubblica dell’Azerbaigian ,Vaquif Sadiqov. Nel corso dell’incontro si è parlato di progetti di cooperazione tra la Sicilia e l’Azerbaigian. Il sig. Sadiqov ha sottolineato che c’è un grande interesse del governo e degli imprenditori del suo paese e ad investire nel campo industriale, agricolo, turistico, dei beni culturali e dei trasporti. Attualmente l’Azerbaigian ha realizzato diversi investimenti in varie regioni italiane, e parecchi cittadini italiani, soprattutto imprenditori sono presenti in quel paese. Il Presidente Crocetta ha manifestato l’interesse da parte della Regione non solo a ricevere investimenti ma anche da parte degli imprenditori siciliani nei confronti dell’Azerbaigian.
A breve verrà realizzato un tavolo di concertazione unitario che coinvolgerà la Regione siciliana e il governo dell’Azerbaigian.
Il governatore siciliano si recherà, nel prossimo autunno insieme a una delegazione di imprenditori dell’isola, per costruire concrete possibilità di sviluppo e cooperazione tra i due paesi.
Il paese, nel Caucaso, è ricchissimo di risorse naturali, gas e petrolio, ma il business è in mano a una ristretta cerchia di politici e faccendieri, anche se qualche ricaduta sulle condizioni generali s’intravede, ad esempio nei trasporti: molte strade sono state migliorate e a Baku è stata appena inaugurata una moderna ed efficiente stazione dei bus. In giro non si vedono mendicanti.
Data la situazione del Paese, però, ci chiediamo in che cosa realmente potrebbe l’Azerbaigian investire nella nostra isola , dal momento che certamente non si parla di un Paese particolarmente progredito e da quel che ci risulta,come abbiamo anticipato, “il business è nelle mani ad una stretta cerchia di politici e arricchiti”.

 

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