Rubava tegole a Modica. Processo per direttissima

sebastiano buccaProcesso per direttissima ieri per Sebastiano Bucca di 55 anni, originario di Avola ma residente a Noto , arrestato dalla polizia lo scorso 20 aprile per furto aggravato. L’arresto era stato effettuato dal personale della Volante del Commissariato di Modica , inviato in Contrada Michelica Crocevie, nei pressi di una casa di riposo, ove un ladro era stato sorpreso intento a rubare numerose tegole del tipo “ Coppo Siciliano” per un valore di circa duecento euro. Ieri il giudice monocratico del Tribunale, Antongiulio Maggiore, ha escusso la parte offesa, che nei fatti aveva scoperto il ladro riuscendo a fargli restituire il maltolto. “In un primo momento – ha detto l’uomo – non voleva scaricare le tegole che aveva già caricato sulla sua Fiat Punto, poi quando ho telefonato alla polizia aveva risistemato tutto. A quel punto, non ero più intenzionato a denunciarlo”. Il reato però è perseguibile d’ufficio per cui la vicenda è andata avanti. All’arrivo sul posto, la polizia aveva intercettato Bucca mentre tentava di allontanarsi con la propria autovettura. Queste fasi le ha raccontate uno degli agenti che intervennero sui luoghi e che bloccarono Bucca, il quale fu poi trasferito in Commissariato da dove, dopo le formalità di rito, fu associato nel carcere di Modica Alta. Dopo l’udienza di convalida il magistrato aveva disposto la remissione in libertà dell’uomo che ieri non si è nemmeno presentato in udienza e non ha mandato nemmeno un difensore, tant’è che il giudice ha dovuto nominare, d’ufficio, l’avvocato Giovanni Favaccio. Le conclusioni sono state fissate in ottobre. L’uomo viene processato col giudizio immediato.

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