Vertenza Servizi Per Modica. Si sposta a Palermo l’ipotesi di soluzione. Stamani siglato protocollo d’intesa congiunto amministrazione-sindacati

antonio_guastellaSi sposta giovedì alle ore 16.00. a Palermo la vertenza della Servizi per Modica al fine di verificare, all’assessorato regionale alla presidenza la possibilità di individuare soluzioni alternative rispetto agli esuberi comunicati dalla società. L’epilogo della vicenda si è avuto al termine di un riunione tenutasi a Palazzo San Domenico alla presenza delle maestranze il cui esito è stato sottoscritto da un verbale congiunto a firma del Sindaco, dell’amministratore unico della SPM Antonio Guastella e dei rappresentanti sindacali. Sono stati i sindacati a proporre l’ipotesi di un confronto risolutivo con la Regione Siciliana per verificare l’accesso al trattamento in deroga per l’anno 2013, così come accaduto alla Gesip o attraverso procedure diversificate di sostegno al reddito.
Alta soluzione preventivata è quella relativa al ricorso del contratto di solidarietà difensivo una volta esclusa la possibilità del ricorso alla cassa integrazione in deroga e in presenza di alcune condizioni come la diminuzione percentuale dell’orario di lavoro, l’accompagnamento del personale che maturasse il requisito pensionistico nell’arco di 24 mesi successivi all’accordo.
I sindacati hanno chiesto un impegno all’amministrazione per rimodulare, il piano di rientro nell’ambito del piano di riequilibrio in un’ottica di appostamento di ulteriore risorse da destinate, alla SPM compatibilmente con gli impegni di bilancio.
L’amministrazione si è dichiarata disponibile a rinviare la definizione dell’accordo collettivo al fine di fornire ulteriore documentazione chiesta, impegnandosi a contattare gli organi regionali per l’incontro con la Presidenza della Regione, per la possibilità di accesso al trattamento di cig in deroga o altra misura finalizzata al sostegno del reddito.
Le parti hanno però concordato di definire una tempistica per la definizione dell’accordo collettivo in modo a avviare l’eventuale riduzione oraria convenuta sin dal 1° giugno al fine di evitare l’avvio della fase liquidatoria societaria.
Altro accordo raggiunto è la definizione dell’articolazione dell’orario di lavoro ridotto eventuale, da distribuirsi complessivamente nell’arco temporale dei 24 mesi successivi alla firma dello stesso.

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