VITTORIA, LADRI DI RAME. IN QUATTRO SONO STATI ARRESTATI.

Ciocoiu Mihaimarica lupuUna tonnellata e mezza di cavi elettrici bi e tripolari di varie sezioni. Quarantanove matasse, accatastate, pronte perchè si procedesse alla spellatura dei cavi al fine di ricavarne la treccia di rame. Un danno economico ingentissimo ai proprietari di quelle condutture per il loro valore intrinseco e per i danni agli impianti dai quali sono stati trafugati. gheorghe operaviorel sanduUn buon affare anche per i ladri o ricettatori, visto che sul mercato del riciclaggio il metallo rosso è pagato tra i 3,5 ed i 4 euro al chilogrammo. Ed è per questo motivo che sempre più spesso imprenditori, agricoltori, o i gestori delle linee elettriche denunciano furti di chilometri di cavi di rame. La sera scorsa gli uomini del Commissariato di Vittoria, in forze, hanno effettuato un massiccio interevento presso una serie di fatiscenti caseggiati in stato di abbandono appena fuori dalla città, in contrada Surdi, a delimitare con la linea ferrata Vittoria-Gela. Da tempo si sospettava che lì vivesse ed operasse un gruppo di stranieri dediti ai furti e riciclaggio di conduttori in rame.
I sospetti si sono trasformati in realtà quando all’interno di uno dei vani in uso esclusivo alla piccola comunità che abitualmente vi dimora, sono state rinvenute le matasse di cavo elettrico. E tutto intorno quantitativi enormi di guaina butilica, la parte in plastica che isola la treccia di rame, segno di precedenti spellature per separare il prezioso metallo dalla plastica. Segni che inequivocabilmente significano come quel luogo fosse una vera e propria centrale per il riciclaggio del rame. Quattro i soggetti sorpresi, tutti di nazionalità romena, si tratta di Gheorghe Oprea Bogdan, 29 anni, pregiudicato; Mihai Ciocoiu Mihai, 57 anni; Viorel Sandu, 38 anni; Marica Lupu, 39 anni;
Avevano fissato la loro dimora nel caseggiato oggetto d’indagine. I segni rilevati fanno ritenere il loro soggiorno in quel logo già da tempo. C’era tutto l’occorrente per vivere, anche se le condizioni di igiene e salubrità sono da terzo mondo.
La presenza di energia elettrica ha insospettito ulteriormente gli agenti che da controlli più accurati hanno anche rilevato come attraverso un altro cavo elettrico lungo 30 metri, il gruppo si fosse allacciato abusivamente alla linea elettrica. Per questo motivo, dopo l’intervento di personale specializzato dell’Enel che verificava l’allaccio illegale, si è proceduto all’ identificazione e fotosegnalamento dei quattro soggetti che venivano tratti in arresto per il reato di furto di energia elettrica e ricettazione, entrambi i reati pluriaggravati ed in concorso. Negli Uffici di Polizia si stanno esaminando le denunce di furto di cavi elettrici al fine di risalire ai proprietari che ne avevano sporto denuncia per una eventuale restituzione.

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