Osservazioni sul Prg di Modica. Carmelo Abate lo ritiene incostituzionale, illegittimo e viziato

carmelo abateOsservazioni sul Piano Regolatore della Città, appena approvato sono state presentate da Carmelo Abate, perito agrario libero professionista e anche consigliere comunale, all’ Assessorato Territorio e Ambiente, In particolare, secondo l’interessato è stata adottata dal Commissario ad Acta, la Variante Generale al Prg. comprensiva delle Norme Tecniche di Attuazione, per la cui migliore intelligenza si premette che “l’articolo.53 nelle zone E destinate all’esercizio dell’attività agricola e delle attività connesse con l’uso agricolo del territorio ha totalmente stravolto le norme tecniche dello strumento tecnico tuttora vigente con le prescrizioni riguardanti esclusivamente l’inserimento di edifici per la residenza dei proprietari diretti conduttori del fondo, di coltivatori diretti o conduttori in economia, delle cooperative agricole, nonché degli affittuari e dei mezzadri che hanno acquisito il diritto di sostituirsi al proprietario nell’esecuzione delle opere soggette a concessione, limitando altresì l’insediamento dei locali di servizio utili all’attività agricola ad una superficie coperta non eccedente lo 0,01 della superficie fondiaria e l’altezza massima non superiore a 4 metri”. Carmelo Abate lo ritiene del tutto illegittimo e anticostituzionale in quanto viziato da eccesso di potere per contraddittorietà tra più atti (P.R.G. vigente e la Variante), violando i diritti della proprietà sanciti dalle norme costituzionali e urbanistiche, limitando e comprimendo l’economia agricola da sempre volano di sviluppo del territorio. “Nell’applicare le norme previste dall’art. 53 – precisa – è pensabile che il Commissario ad Acta non si sia reso conto della realtà territoriale delle aree rurali fortemente antropizzate, caratterizzata da insediamenti agricoli e zootecnici oltre a fabbricati residenziali esistenti su tutto il territorio e che circa un terzo della popolazione risiede nelle frazioni e nelle aree rurali. E’ da evidenziare, altresì, che le norme della buona tecnica agricola, l’igiene e il benessere degli animali prevedono ambienti la cui altezza libera superi i 4 metri previsti dalla Variante al Prg.. In merito agli insediamenti residenziali è da evidenziare inoltre che recenti sentenze del Tar hanno consolidato il principio secondo cui l’edificazione in verde agricolo a scopo residenziale è consentita a tutti e non solo agli imprenditori agricoli a titolo principale”. Per questo è stata fatta rilevare l’illegalità della deliberazione del Commissario ad Acta per vizio di eccesso di potere e violazione di legge.

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