“Il rilancio turistico della città passa attraverso la valorizzazione dei beni culturali e ambientali”. Il candidato Sindaco Mommo Carpentieri: “Modica deve invertire l’attuale ciclo di decadenza e tornare ad essere città-guida nel comprensorio”.

mommo carpentieriModica ha le carte in regola per divenire tappa obbligata del turismo in Sicilia. Ne è convinto il candidato Sindaco Mommo Carpentieri che, ripensando una Modica che ha finalmente recuperato il suo ruolo di città-guida nel comprensorio e una leadership territoriale radicata nella storia e proiettata nel futuro, ha scelto, tra le importanti 5 sfide del suo programma elettorale, perché Modica torni ad essere Grande di nuovo, quella dell’Unesco.
“Il prestigioso riconoscimento internazionale del 2003 – dice Carpentieri – deve rappresentare la “stella polare” del rilancio turistico della città, basato sulla valorizzazione dei suoi beni culturali e ambientali, sul “buon gusto” della tradizione gastronomica e dolciaria, sull’ospitalità alberghiera, sulle buone pratiche di accoglienza, sulla qualità dei servizi privati e pubblici, sull’alto livello dell’offerta turistica integrata”.
Il candidato Sindaco punta sulla promozione e lo sviluppo del Centro storico, delle borgate marinare di Marina di Modica e Maganuco, delle frazioni e zone rurali di Frigintini, Zappulla, Montesano, ecc., attraverso il potenziamento dei flussi turistici destagionalizzati, il turismo business e congressuale, quello giovanile e della Terza Età, mediante un tavolo di concertazione aperto e continuo con tutti gli operatori del settore e con le organizzazioni di categoria.
Cultura-Turismo è il binomio su cui Carpentieri intende puntare per una “nuova economia” compatibile con una città d’arte, in cui si potenzino i luoghi atti al fare cultura, e si incentivino le attività culturali destinando ad esse, in comodato d’uso gratuito, quegli spazi demaniali e immobili comunali esistenti.
Sono tre, in particolare, le linee d’intervento che la futura Amministrazione Carpentieri intende promuovere: innanzitutto i “grandi Eventi”, come l’Eurochocolate, il Festival della Cultura mediterranea Sabir, il Premio internazionale “Ercole di Cafeo”, che servono anche a catalizzare l’attenzione dei mass-media sulle bellezze architettoniche e paesaggistiche della città; poi l’organizzazione di “12 eventi per 12 mesi” nei diversi quartieri e frazioni del territorio modicano, che coinvolgano i cittadini con manifestazioni culturali, sportive, folkloristiche, allo scopo di destagionalizzare l’attrattiva turistica del territorio. Infine, la “Città aperta”, allo scopo di rimodulare l’intera gamma dei servizi, in collaborazione col neo-nato Consorzio Turistico e con tutti gli operatori alberghieri e commerciali.
“Il marchio Unesco si collega con la ricca offerta di attività culturali, che da sempre costituisce il vanto della città – dice Carpentieri -. Modica è ricca di cultura, tradizione e non mancano quelle risorse intellettuali che necessitano di essere messe “a sistema” per potersi concretare. Perché ciò si realizzi ci sarà una cabina di regia che si avvarrà della collaborazione di chiunque voglia dare il proprio contributo per il benessere della città. Non mancheranno numerose occasioni di dialogo interculturale, con il coinvolgimento dei giovani, per uno scambio proficuo di conoscenze che potrà portare alla messa in atto di ciò che finora è stato in potenza”.

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