Corsa clandestina di cavalli a Ispica. Richiesta di rinvio a giudizio per tre

corsa-clandestina-di-cavalliRichiesta di rinvio a giudizio per tre partecipanti alla corsa clandestina bloccata dai carabinieri nel mese di maggio del 2012 sul litorale di Ispica. L’ha chiesta la Procura della Repubblica di Modica per Raffaele Blandisi, 49 anni, di Pachino, Angelo Dimartino, modicano di 22 anni, Corrado Spataro, netino di 30 anni, accusati di competizione non autorizzata tra animali, resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e lesioni, aggravati e in concorso. In particolare, secondo la magistratura modicana, Blandisi e Dimartino, in concorso tra loro e con altre persone non identificate, avrebbero organizzato e diretto una gara clandestina di cavalli lungo la Sp. 67, che era appositamente bloccata per impedire il transito di veicoli, spettacolo comportante sevizie e strazio per i cavalli, ai quali venivano somministrate sostanze dopanti per migliorarne le prestazioni, con conseguente pericolo per l’integrità fisica degli animali. Il pachinese, in particolare, conducendo uno dei due calessi trainati dai cavalli al galoppo in competizione tra loro, uno dei quali (equino di sesso femminile di nome Paoletta, con manto color marrone, munito) è risultato essere di proprietà di Dimartino, presente anch’egli sul posto. I fatti furono accertati dai carabinieri il 31 maggio. Blandisi, tra l’altro, ed al fine di assicurarsi l’impunità, nel tentativo di darsi alla fuga, alla guida di un calesse trainato da un cavallo dopato lanciato al galoppo, aveva forzato il posto di blocco predisposto dai Carabinieri della Compagnia di Modica, intervenuti per porre fine alla gara clandestina in corso, incurante dell’ordine di arrestare la corsa, ponendo in essere una pericolosa condotta, provocando la collisione con l’autovettura di servizio dell’Arma che rimaneva danneggiata e cagionando ad un appuntato(travolto dal cavallo) lesioni. Corrado Spataro, anche lui presente, nel tentativo di darsi alla fuga, alla guida di un ciclomotore, forzava il posto di blocco predisposto dai Carabinieri, provocando la collisione con l’autovettura Skoda Octavia di proprietà di un sottufficiale dell’Arma che rimaneva danneggiata nella parte frontale della carrozzeria, per cui è accusato di resistenza a pubblico ufficiale. Su di lui, tra l’altro, pendeva il provvedimento del Questore di Ragusa (notificatogli il 15 ottobre 2012), con divieto di fare ritorno nel Comune di Ispica, senza alcuna autorizzazione.

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