Pozzallo, lo sbarco di giugno 2012. Si all’abbreviato per due scafisti

alessandro agnelloIl Gup del Tribunale di Modica, Maria Rabini, ha acconsentito alla richiesta di rito abbreviato presentata dagli avvocati Massimo Garofalo e Alessandro Agnello, per conto degli ultimi due scafisti ancora non ancora giudicati dello sbarco del 21 giugno 2012. Ieri mattina Mohamed Arafa, egiziano, e un suo connazionale sedicente hanno ottenuto il beneficio che, in caso di condanna, consentirà di ottenere uno sconto della pena. Le due posizioni erano state stralciate, giacchè gli altri otto scafisti nella precedente udienza avevano patteggiato una pena complessiva di ventisette anni e sei mesi di reclusione( tre anni e due mesi di reclusione e quattrocento euro di multa a testa). I due comparsi ieri davanti al Gup dovranno tornare per il processo il prossimo mese di agosto. Lo sbarco avvenne al Porto di Pozzallo quando, a bordo di un natante, approdarono circa 130 clandestini africani provenienti dalla zona del Sahara. Nel procedimento figuravano altri tre imputati. Uno ha, anch’egli, deciso di patteggiare seppure una pena inferiore rispetto agli altri otto, ovvero due anni di reclusione. Questo perchè l’uomo aveva all’epoca collaborato con le forze dell’ordine consentendo di individuare l’equipaggio della nave di cui egli stesso era componente. Tra i disperati c’erano anche bambini e donne, alcune delle quali in stato di gravidanza. Queste ultime furono ricoverate a scopo precauzionale all’Ospedale “Maggiore” di Modica, mentre gli altri clandestini furono ospitati nel centro di prima accoglienza del Porto di Pozzallo. Successivamente erano stati rimpatriati. I migranti erano a bordo di due gommoni dotati di motori fuoribordo che furono intercettati a circa 25 miglia a sud del porto di Pozzallo.

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