CARABINIERI COMISO. IL RITORNO DELL’EROINA. DUE TUNISINI IN CARCERE

YOUSFIBOUJILA (1)I Carabinieri della Stazione di Comiso, nel corso di un mirato servizio mirato al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti ambito giurisdizione della Compagnia, hanno tratto in arresto Yousfi Imed, tunisino di 36 anni senza fissa dimora, celibe, nullafacente, pregiudicato e Bouajila Anjs, vittoriese di 18 anni, celibe, nullafacente, pregiudicato, poiché colti, in contrada “Montecalvo” nel centro ipparino, nella flagranza di cedere una dose di un grammo di “eroina” ad un 47enne niscemese. Inoltre, seguito perquisizione personale e veicolare, i due sono stati trovati in possesso di una busta in cellophane contenente 62 grammi circa della medesima sostanza, un coltello da cucina, un bilancino di precisione e la somma di 325 euro ritenuta provento dell’attività illecita, il tutto sottoposto a sequestro.
I due erano già conosciuti all’Arma dei Carabinieri, poiché il primo già arrestato nel novembre 2009 e nel dicembre 2012 per detenzione ai fini di spaccio di eroina, mentre il secondo arrestato sempre dalla Stazione di Comiso nell’ottobre scorso per spaccio di eroina e denunciato per rapina e resistenza a pubblico ufficiale. Nel corso dell’operazione veniva appurato che l’acquirente nisseno, non avendo la disponibilità di denaro contante, aveva consegnato ai maghrebini come pegno la patente di guida ed un orologio da polso, rinvenuti dai militari e sottoposti a sequestro quale provento dell’attività illecita unitamente ai 325 euro. L’assuntore verrà segnalato all’Ufficio Territoriale del Governo di Caltanissetta per i provvedimenti di competenza.
A seguito della gravità della condotta e alla luce dei citati pregiudizi penale, gli stessi venivano successivamente condotti presso la caserma di Via Leonardo Sciascia di Comiso, da dove al termine delle formalità di rito veniva associato presso la Casa Circondariale di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria iblea davanti la quale dovrà rispondere del reato di spaccio e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. La droga sequestrata verrà inviata presso il Laboratorio di Sanità Pubblica dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa al fine di stabilirne l’effettiva composizione.

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