Si inasprisce la vertenza dei lavoratori dei Villaggi turistici Nuove iniziative di protesta. Avola: “ Inquietanti i sospetti sul futuro dei centri ricettivi”

Giovanni Avola Segretario CGIL RagusaSi alza l’asticella della protesta dei 400 dipendenti dei tre villaggi turistici ( Marispica, Marsa Siclà e Baia Samuele) riuniti ieri pomeriggio in assemblea, piuttosto affollata, nella società di Mutuo Soccorso di Pozzallo alla presenza del segretario generale della CGIL d Ragusa, Giovanni Avola e della segretaria della Fisascat Cisl Ragusa – Siracusa, Vera Carasi.
Al termine del dibattito, che ha registrato la partecipazione di molti dipendenti fortemente preoccupati per il futuro dello loro famiglie, è stato stilato un programma di iniziative che si possono così sintetizzare:
• Mercoledì 29 maggio alle ore 15.00 audizione della rappresentanze sindacali e di una delegazione di lavoratori nella sesta commissione ( Lavoro, Famiglia) dell’ARS alla presenza dell’assessore regionale al Lavoro, Ester Bonafede al fine di determinare misure di sostegno al reddito;
• Giovedì 30 maggio tutti i lavoratori daranno vita, in occasione della inaugurazione dell’aeroporto di Comiso, ad una manifestazione pacifica per porre al centro dell’attenzione la loro vertenza con il claim “ Mentre aprono l’aeroporto, chiudono i villaggi turistici”;
• Lunedì 3 giugno p.v. nuova convocazione, o nella impossibilità, auto convocazione dei consigli comunali delle città comprensorio del Comune di Modica ( Modica, Ispica, Scicli e Pozzallo) alla Fornace Perna alle 17.00; ove non dovesse essere possibile riunire i civici consessi è stata riconvocata per lo stesso giorno alle ore 18,30 nella sede della Società di Mutuo Soccorso a Pozzallo l’assemblea dei lavoratori per fare il punto della situazione e per programmare altre eclatanti azioni di protesta.
“La vicenda dei tre centri turistico alberghieri ragusano, commenta Giovanni Avola, al di là delle vicende giudiziarie sta assumendo il sospetto che fa presagire una svalutazione delle strutture turistico – ricettive; renderle decotte e quindi poco appetibili attraverso la cancellazione della stagione 2013 favorendo meccanismi di sciacallaggio da parte della finanza euro mediterranea, ben ammanigliata con i poteri forti del nostro paese.
Bisogna mettere in campo gli strumenti di vigilanza dell’apparato dello Stato a partire dalla Guardia di Finanza, per saperne di più, guardando oltre il sia pur legittimo problema dell’inquinamento ambientale.”

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